Sébastien Ramirez e Honji Wang al Festival Equilibrio

Roma, Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi – Festival Equilibrio 2014
Sébastien Ramirez & Honji Wang
“AP15”
Direzione artistica Sébastien Ramirez
Ideazione, coreografia e danza Sébastien Ramirez Honji Wang
Musica AlvaNoto
Produzione Company Sébastien Ramirez Clash66
“True Blue Market”
Coreografia Sébastien Ramirez & Honji Wang
Con Ima Iduozee, Anniina Jääskeläinen, Karoliina Lahdenperä, Aksinja Lommi, Marika Peura
Musiche originali Jean-Philippe Barrios
Coordinamento produzione e progetto Kiasma Theatre / caminaktion
Roma, 21 febbraio 2014
Francese di origini spagnole lui, tedesca di orgini coreane lei, Sébastien Ramirez e Honji Wang si incontrano nel 2005 e da allora sono un entità inseparabile. Oggi lavorano tra Parigi, Berlino e Londra, impegnati in performance, coreografie e opere video. Noti per il loro stile inconfondibile che contamina l’Hip Hop più puro con la danza contemporanea, sono in grado di mescolare musica, moda e arte, mantenendo un’identità precisa, arrivando a fondere armoniosamente linguaggi e tecniche molto diversi tra loro. Per il Festival Equilibrio ci propongono un programma formato da due progetti distinti che spiccano entrambi per lo straordinario impatto visivo, l’originalità del vocabolario coreografico e gli splendidi effetti luci. Questi lavori nascono per regalare allo spettatore una prospettiva sulle relazioni umane (l’amore, i rapporti sociali) e sulla maniera dell’uomo di confrontarsi con essi, sull’incapacità umana nell’affrontare una vita isolata annullando il naturale impulso a cercare l’altro.
Senza dubbio il lavoro più interessante è “AP15”. Lungo passo a due che vede in scena gli stessi Sébastien Ramirez e Honji Wang. Ci raccontano una storia che è la loro e insieme la nostra, potrebbe essere quella di chiunque. Un incontro: due corpi che si incrociano e si conoscono. Lei intensa ed esotica come una moderna Geisha è in ginocchio, sembra impegnata in una preghiera danzante; lui la guarda, la osserva da lontano. Si avvicinano, si trovano. Inizia un combattimento che allo stesso tempo è un abbraccio. I movimenti sono minimi, scattosi, poi si allargano si fanno più fluidi. I corpi si spostano uno in balìa dell’altro, poi uno contro l’altro, e ancora insieme, e di nuovo divisi. Amanti e amati, accolti e respinti. La danza è ipnotica, tesa. Ci sono istanti in cui si fermano e semplicemente si guardano, ma si continua a percepire una tale tensione tra loro, che è come se stessero ancora ballando; altri momenti invece letteralmente tolgono il fiato, i danzatori si lanciano in acrobazie al limite dell’immaginabile, veloci e precisi come gatti, ci lasciano sbalorditi ed emozionati.
“True Blue Market” è invece un progetto realizzato in collaborazione con cinque danzatori di Helsinki e di Jyväskylä, quattro donne ed un uomo. Ramirez e Wang prendono ispirazione dalla società finlandese, e dalla realtà di un individuo che agisce in uno spazio pubblico, rappresentando il bisogno di differenzazione all’interno di una “società globale”. Troviamo infatti movimenti ripetuti all’infinito, in cui ogni danzatore è chiamato a tirare fuori, a momenti, una parte di sé, ad intervallarla con la routine degli altri, a diventare protagonista. Soli e passi a due molto particolari mettono in luce l’ottima preparazione degli interpreti. La musica originale di Jean-Philippe Barrios e gli effetti luci create da Jani-Matti Salo riflettono la drammaturgia sviluppata dai coreografi: zone di isolamento intervallate da spazi aperti, costrizioni di linee ed ombre utilizzate in maniera simbolica.
Sébastien Ramirez e Honji Wang ci hanno mostrato come la danza di strada possa essere teatralizzata, come possa raccontare i moti più profondi dell’animo umano. Una serata ben riuscita. Ph. Dirk Korell