Madrid, Teatro de la Zarzuela, Stagione lirica 2012-2013
“VIENTO (ES LA DICHA DE AMOR)”
Poema sul desiderio, basato su una Zarzuela di Antonio de Zamora.
Drammaturgia di Andrés Lima su poesie d’amore spagnole dal XVII al XXI secolo.
Musica di José de Nebra
Liríope YOLANDA AUYANET
Céfiro CLARA MOURIZ
Amor BEATRIZ DÍAZ
Delfa RUTH GONZÁLEZ
Marsias GUSTAVO DE GENNARO
Ninfa MERCEDES ARCURI
Orquesta Barroca de Sevilla
Coro del Teatro de La Zarzuela
Direttore Alan Curtis
Maestro del Coro Antonio Fauró
Regia Andrés Lima
Scenografia e costumi Beatriz San Juan
Luci Valentín Álvarez
Coreografía Sol Picó
Madrid, 19 maggio 2013
Amore, desiderio, passione. Questi sono alcuni dei temi presenti nella nuova produzione del Teatro de la Zarzuela, Viento (es la dicha de Amor), messa in scena da Andrés Lima: un poema lirico basato sulla zarzuela di Antonio de Zamora. Il regista peruviano ha però modificato pezzi del libretto, inserendo brani di poesia amorosa spagnola che vanno dal secolo XVII al XXI. Il risultato è così uno spettacolo moderno e accattivante, posponendo l’azione in una moderna SPA, nel rispetto della musica di José de Nebra. Però, dal punto drammaturgico, è risultata davvero eccessiva la ridondanza circa i temi dell’amore e del desiderio, lasciando lo spettacolo come irrisolto. La messa in scena è stata molto suggestiva e ben animata, tanto da far rimanere costante l’attenzione. Talvolta, però, l’animazione in scena è risultata sovrabbondante soprattutto in concomitanza dei momenti solistici dei cantanti.
Per quanto riguarda la parte vocale, il cast è stato qualitativamente molto buono. Il soprano Yolanda Auyanet ha incarnato una Liriope impeccabile vocalmente, con voce pulita, rotonda, buona linea di canto e bella musicalità. Anche il Cefiro del mezzosoprano Clara Mouriz è stato all’altezza ma abbiamo dovuto attendere la seconda parte dell’opera per poterne apprezzare appieno il bellissimo colore: nella prima parte ha penato un po’ nella coloratura e la voce non era perfettamente a fuoco. Marsias e Delfa, il tenore Gustavo di Gennaro e il soprano Ruth Gonzalez, hanno creato l’interpretazione più divertente con il duetto “Quiéreme picarita”, dove il soprano si è messa in luce per la brillantezza dell’interpretazione. Il personaggio di Amore è stato cantato da Beatriz Díaz: il suo canto è stato equilibrato, senza eccessi, controllato ma si è avvertita un po’ la mancanza di brio nell’interpretazione. Amore, in fondo, è il personaggio che fa da tramite tra le coppie e tra l’amore, il desiderio e la passione. La parte musicale con l’Orquesta Barroca de Sevilla, sotto la bacchetta esperta di Alan Curtis, ha ottenuto un suono e un risultato soddisfacente e molto apprezzato dal pubblico di Madrid. Non così la messa in scena di Lima, che ha suscitato qualche dissenso fra il pubblico quando alcuni personaggi sono stati presentati senza vestiti… Però, si sono fatte valere maggiormente la musica e la buona interpretazione dei cantanti, unitamente a quella di ballerini e attori, piuttosto che i momenti che non hanno accontentato una piccola parte degli spettatori presenti.