di Riccardo Viagrande
Editore: Casa Musicale Eco, pag.128, € 16,00
Se nell’accezione comune con il lemma «teatro», dal greco «qέatron», s’intende il luogo o l’edificio adibito alla rappresentazione di spettacoli di vario genere, in senso più lato con tale termine ci si riferisce a ogni tipo di rappresentazione scenica: opera lirica, commedia, dramma, balletto. Con questo significato il teatro, quindi, può essere considerato una forma d’arte molto complessa che richiede l’uso armonioso di vari elementi come testo poetico, musica, danza, recitazione, canto, mimica, scenografia e coinvolge la sentita partecipazione degli spettatori che sembrano vivere i drammi e le situazioni create sulla scena dagli autori i quali rappresentano, attraverso la parola, l’azione e i gesti, una realtà non necessariamente vera, ma verosimile. Il teatro sembra rispondere ad un’intima esigenza dell’uomo di uscire dal senso di solitudine da cui si sente oppresso, di incontrare qualcuno in cui riconoscersi, di proiettarsi negli altri e di acquisire una coscienza universale del proprio io. Ciò spiega l’esteriorità di molte azioni svolte dall’uomo o la partecipazione collettiva ai culti o ai riti propiziatori che hanno coinvolto l’umanità sin dagli albori della sua esistenza e presenti, ancora oggi, presso comunità primitive; proprio in questi riti è possibile vedere in embrione una qualche forma di spettacolo. Alcuni studiosi, infatti, collegano a forme mimico-drammatiche primitive, a riti magico-religiosi, al culto degli eroi e ai misteri eleusini la nascita della tragedia greca, anche se la tesi più avvalorata è quella della sua derivazione dal ditirambo e dal culto di Dionisio. La tragedia greca, destinata ad evolversi nel corso dei secoli con caratteristiche proprie, può essere considerata la prima forma codificata di spettacolo dalla quale sarebbe derivato il teatro drammatico e, soprattutto, il teatro musicale, dal momento che in essa notevole era lo spazio riservato alla musica, al canto e alla danza.
Il teatro musicale avrebbe raggiunto il suo massimo splendore con l’opera lirica, la cui prima apparizione risale al Seicento, ma prima altre forme di spettacolo avrebbero allietato il pubblico, dal dramma religioso alle sacre rappresentazioni, dalle commedie e dalle tragedie del Cinquecento alla favola pastorale e agli intermedi, considerati il primo germe del me-lodramma. È mia intenzione in questo volume tracciare una breve storia del teatro dal periodo classico fino al Cinquecento.