Madrid, Teatro de la Zarzuela, Stagione Lirica 2013
“MARINA”
Opera in tre atti su libretto di Miguel Ramos Carrión (adattato dalla Zarzuela di Francisco Camprodón)
Musica di Emilio Arrieta
Marina CARMEN ROMEU
Jorge MIKELDI ATXALANDABASO
Roque LUIS CANSINO
Pascual MARCO MONCLOA
Alberto GERARDO BULLÓN
Teresa ARÁNZAZU URRUZOLA*
Un marinero MARIO VILLORIA*
* Membri del Coro Titular del Teatro de la Zarzuela
Orchestra de la Comunidad de Madrid
Coro del Teatro de la Zarzuela
Direttore Cristóbal Soler
Maestro del coro Antonio Fauró
Scene Juan Sanz e Miguel Ángel Coso
Regista Ignacio García
Costumi Pepe Corzo
Luci Paco Ariza
Madrid, 21 marzo 2013
L’opera Marina di Emilio Arrieta presenta una particolare caratteristica: venne prima scritta come zarzuela in due atti e rappresentata nel 1855 al Teatro del Circo di Madrid. Dopo quindici anni, nel 1871, divenne un’opera in tre atti, forma in cui è rappresentata abitualmente. La prima di Marina come opera si tenne al Teatro Real, chiamato ai tempi Teatro Nacional de la Ópera. In questa nuova produzione del 2013 al Teatro de la Zarzuela, viene presentata con una serie di novità molto importanti: grazie ad un importante lavoro musicologico è stato possibile recuperare brani creduti persi come il duetto fra Marina e Roque e la sardana (danza tipica catalana) nel secondo atto. Talvolta, viene eseguita una sardana all’interno della rappresentazione ma non si tratta di quella originale risalente alla prima del 16 di marzo del 1871, proposta invece in quest’occasione. Altri numeri solitamente omessi, sono stati in quest’occasione eseguiti come il solo di Roque, che si esegue nella versione di zarzuela ma non è così comune nella versione operistica. La messa in scena di Ignacio García è stata esteticamente bella e semplice ma eccessivamente oscura. Una certa oscurità è permessa all’inizio, come richiederebbe il libretto, ma successivamente si sarebbe avvertita la necessità di una maggiore luminosità e azione in scena. Nonostante questo, sono stati aggiunti alcuni elementi divertenti come il pescatore che aspetta paziente che qualche pesce abbocchi. I costumi sembravano per certi aspetti ispirati al musical Les Miserables. Per quanto riguarda l’aspetto musicale, il giovane soprano Carmen Romeu (Marina) è stata molto brava. La sua giovane età non ha costituito un ostacolo nel rappresentare un personaggio maturo, che cresce nel corso dell’opera, fino ad arrivare a “Iris de amor”, rondò scritto per esaltare le qualità virtuosistiche del soprano. La voce di Carmen Romeu ha un bellissimo colore, possiede corpo e le agilità sono buone: tutte qualità che fanno sperare un ottimo futuro. Per quanto riguarda la compagnia maschile, abbiamo potuto ascoltare il baritono Luis Cansino (Roque) che ancora una volta ha dato prova delle sue abilità sceniche e vocali. Il suo modo di affrontare ogni ruolo è indice di grande versatilità e affidabilità. Completavano il cast il giovane tenore Mikeldi Atxalandabaso (Jorge), presenza frequente in diverse stagioni liriche, che ha mostrato un’ottima linea di canto e un buon utilizzo del fiato. Però il ruolo che ha affrontato in quest’occasione non è propriamente adatto alla sua vocalità e non abbiamo potuto godere appieno delle sue potenzialità vocali. Il baritono Marco Moncloa (Pascual) ha mostrato difficoltà nel proiettare gli acuti, contando oltretutto che quello di Pascual è un ruolo solitamente eseguito da un basso. Il Coro del Teatro de la Zarzuela e l’Orchestra de la Comunidad de Madrid hanno ben figurato sotto la bacchetta dell’attuale direttore musicale del Teatro de la Zarzuela, Cristobal Soler. Foto ©Fernando Marcos