Marsiglia, Théatre Municipal dell’Opéra
Soprano Natalie Dessay
Pianoforte Michel Legrand
Arpa Catherine Michel
Batteria François Laiseau
Basso Pierre Boussaguet
Musiche di Michel Legrand tratte da le colonne sonore di Yentl, Les Demoiselles de Rochefort, Les Parapluies de Cherbourg, Peau d’âne, L’été 42, Les Moulins de Mon Cœur, La Valse des Lilas e da lavori per Claude Nougaro.
Marsiglia, 13 dicembre 2012
Sicuramente l’Opera di Marsiglia ci riserva delle belle sorprese: dopo il magnifico recital di Mariella Devia, ci arriva ora un affascinante e assai originale concerto nel quale il celebre soprano francese Natalie Dessay si è presentata in compagnia di Michel Legrand per interpretare una serie di sue canzoni. Anche senza il richiamo della musica colta il pubblico ha gremito la sala perchè il talento si riconosce all’istante, e così attratto si lascia trasportare. È da più di vent’anni che Natalie Dessay è una star della lirica, ma ciò nonostante è un’artista che ha saputo mantenere una grande naturalezza espressiva, certamente anche aiutata dalla sua formazione in campo attoriale che le conferisce una padronanza della scena, sia che debba parlare o cantare.
Entra in scena accompagnata da un “giovane signore” che porta con leggerezza le sue ottanta primavere: ” La vita è fantastica quando si vive di passioni”ci dice e, certo, lui ne ha vissute e ne vive veramente molte. La musica sotto tutte le sue forme: pianista di formazione classica, poi si orienta verso il Jazz, per passare alle canzoni, alla musica per il cinema e commedia musicale. Una carriera consacrata dalla vittoria di tre premi Oscar. Ha frequentato e lavorato con grandi artisti quali Miles Davis, Bill Evans, Ray Charles o Barbara Steisand ( l’interprete di “Yentl” per il quale ha vinto l’Oscar).
Il trio strumentale apre il concerto con un Blues che subito ci trasporta in un’atmosfera da Cabaret, per poi scivolare sul tema tratto dal film di Jacques Demy “Le demoiselle de Rochefort” che il trio improvvisa, dopo un’esposizione del piano. Segue la musica da “Quell’estate del ’42” trascritto qui per solo d’arpa, affidato a Chaterine Michel, già solista all’Opéra di Parigi, che ne offre un’interpretazione inebriante dal punto di vista tecnico e musicale: con i glissando crea un clima tenero e nostalgico in cui si inseriscono gli altri strumenti.
È poi la volta di Natalie Dessay, affascinante in un semplice abito nero, che esordisce con la canzone “Paris violon”. Adatta la voce a questo nuovo stile adottando un vibrato più discreto, ma mantenendo il personale timbro, sembra che tutto ciò le risulti semplice. Nel prosieguo del programma ammiriamo sempre la dizione perfetta che aiuta un’emissione omogenea, sobria e controllata. “Papa, Can You Hear Me?” scritta per il film “Yentl” è interpretata dal soprano con notevole emozione, l’uso delle mezze voci evidenzia il testo, lasciando che le varie modulazioni accentuino i sentimenti. Qualche parola detta con semplicità e humor introduce il film “Peau d’âne” di Jacques Demy, con la raffinata e divertente “lezione” di pasticceria de “Le Cake d’Amour”. Ne “La Valse de Lilas”e “Le ciel aura toujours vingt ans” è accompagnata al piano da Michel Legrand che con garbo le fa da controcanto: la voce della Dessay si esprime con una perfetta intonazione e lascia il pubblico in una atmosfera di sospensione.
In un’armonia di colori Natalie Dessay e Michel Legrand duettano in un affascinante “Les moulins de mon coeur”, “Les parapluies de Cherburg” e “L’affaire Thomas Crown”, così le vibrazioni creano l’alchimia che conferma l’incontro di due talenti. Citiamo ancora “L’ame soeur à l’Hameçon” in ritmo Jazz, la magnifica e delicata “What are you doing the rest of your life?”, “Le Rouge et le Noir” e “Mon dernier concert”. Per ringraziare il pubblico entusiasta Natalie Dessay ha offerto ancora, questa volta in lingua russa “Ecoute dans la nuit”, canzone scritta per il film “La bûche” che fa riemergere il lato malinconico dell’anima slava, con il piano che, imitando la balalaika termina il brano con un ritmo di grande forza. Con “La chançon” di Michel Legrand-Claude Nougaro, espressa con le morbide vibrazioni di una voce che sembra venire da lontano, si è conclusa questa emozionante serata.
Qui sotto l’intero concerto, registrato qualche sera prima ad Avignone.