Trieste, Teatro Verdi Stagione Sinfonica 2012
“STABAT MATER”
per soli, coro e orchestra
Musica di Gioachino Rossini
Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”
Direttore Gianluigi Gelmetti
Maestro del coro Paolo Vero
Soprano Serena Gamberoni
Mezzosoprano Laura Polverelli
Tenore Edgardo Rocha
Basso Luca Tittoto
Trieste, 12 ottobre 2012
La serata, dedicata al 150° anniversario della sede dell’I.T.I.S. Di Trieste, un’istituzione che si occupa di interventi sociali ai bisognosi della terza età, si è aperta in una sala decisamente piena e vivace che sembrava contrastare con il peiodo silenzioso nel quale Rossini ha composto lo Stabat Mater. Si era ritirato a vita privata e non componeva più musica da un pezzo quando, da buon cattolico qual’era, entro in contatto con Monsignor Varela il quale, ignaro della decisione del Maestro di non comporre più, gli chiese di scrivere e di dedicargli un nuovo lavoro. Non si sa per quale ragione, ma Rossini si applicò seriamente e inizio a comporre lo Stabat Mater lasciandolo, ahimé, incompiuto. Dopo incredibili vicende legate ai diritti d’autore e alla pigrizia del compositore, Rossini si trovò costretto e riprendere in mano i sei brani già scritti e a darsi da fare per comporre gli ultimi quattro. Il povero Varela era già morto, ma dobbiamo indubbiamente ringraziarlo per aver spinto il pesarese a riprendere la composizione ed avergli ispirato un’opera così bella.
Questa splendida musica ci ha dunque deliziato in una riuscita serata al Teatro Verdi di Trieste, dove è in corso la Stagione Sinfonica 2012 della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi. Sul podio un concertatore dalla consolidata esperienza come Gianluigi Gelmetti che ha profuso a tutti, con il suo gesto carismatico, una passione interpretativa che mi ha ricordato i direttori d’orchestra d’altri tempi, preferibili a molti statici e impenetrabili Maestri d’oggi.
Abbiamo dunque goduto di uno Stabat Mater di altissima levatura artistica: voci adeguate, tempi e respiri congrui, fortissimi e pianissimi “comme il faut”, orchestra affiatata e coro all’unisono. Ed ecco le voci! Serena Gamberoni, soprano dalla bellissima voce e dall’affidabile tecnica, Laura Polverelli, mezzosoprano dalla seducente linea di canto, Edgardo Rocha, tenore svettante e sicuro che ci ha regalato la prima emozione nella cadenza della sua difficilissima aria, e infine il basso Luca Tittoto, per anni artista del Coro proprio al Verdi di Trieste, che ho ritrovato maturo, con voce piena e vellutata nei colori: veramente un fuoriclasse.
Ottima la prova del Coro triestino, guidato con mano sicura dal Maestro Paolo Vero, e dell’Orchestra del Teatro, perfettamente a suo agio con il repertorio rossiniano che spesso esegue. Come già detto, teatro pieno e pubblico entusiasta: quattro chiamate, applausi e bravo! Mi associo e ringrazio la direzione artistica del Teatro e il commissario Orazi per aver approntato un cast e un programma così valido da restare a lungo impresso tra i nostri migliori ricordi musicali! Foto Fabio Parenzan-Teatro Verdi di Trieste