“Le stelle dell’Hamburg Ballet” aprono “Invito alla danza 2012” di Roma

Roma, Teatro Villa Pamphilj, Invito alla danza 2012, 22° edizione della rassegna internazionale di danza e balletto
“LE STELLE DELL’ HAMBURG BALLETT  John Neumeier”
GALA con i Primi Ballerini e i Solisti dell’Hamburg Ballett – John Neumeier
Spettacolo ideato dall’étoile Silvia Azzoni per il Festival Invito alla Danza. Prima nazionale in esclusiva.
Con: Silvia Azzoni, Carsten Jung, Alexandre Ryabko, Ivan Urban, Leslie Heylmann,  Lucia Solari, Alexandr Trusch.
Coreografie di  John Neumeier, Natalia Horecna, Yaroslav Ivanenko.
Roma, 3 luglio 2012
Bellissima danza e interpreti di “spessore” quelli che hanno allietato il pubblico romano all’inaugurazione di Invito alla danza 2012. Erano i solisti della magnifica compagnia di Amburgo diretta da John Neumeier organizzati da Silvia Azzoni, Prima ballerina interprete dei maggiori ruoli del famoso coreografo americano. Lo sfogo di Marina Michetti, la Direttrice, nel salutare il pubblico e dare il via a questa edizione fa riflettere. Sarà l’ultima volta? Condizioni proibitive, tagli improvvisi, burocrazia, ritardi. Chi ha impegnato il suo tempo nel teatro lo sa. Purtroppo sono parole già sentite. Questa è l’unica vera rassegna estiva di danza nella città. Location bellissima, palco meraviglioso, platea elegante. Da 22 anni oltre ad invitare compagnie di fama internazionale la Rassegna da possibilità a tante realtà italiane di esibirsi in un panorama spesso di totale indifferenza in questo settore. Vedere i solisti di Amburgo poi. Neumeier è un personaggio straordinario anima della Compagnia di Amburgo dal 1973; autore di creazioni memorabili e riletture di classici. Spicca su tutti Silvia Azzoni una vera stella, danzatrice di incredibile musicalità, movimento elegante, espressivo e tecnica raffinata. Al culmine della serata il passo a due in “nero”, tratto da La Dame aux Camélias, capolavoro di balletto narrativo del 1978 creato da Neumeier per la straordinaria Marcia Haidèe. La Azzoni insieme ad Alexandre Ryabko, intenso, affascinante e sentitamente sconvolto quanto lei, incantano il pubblico. Questo è l’ultimo dei tre pas de deux del balletto, dopo quello in blue e quello in bianco a raccontare gli stati emotivi dell’eroina di Dumas, Marguerite, col suo Armand. Drammatico, prese poderose esprimono la violenza delle emozioni, la forza dei movimenti coi quali Armand esplode la sua rabbia di uomo tradito, derubato del suo amore. E poi le ultime imploranti resistenze di lei prima del tragico epilogo. Musica di Chopin. Pubblico totalmente rapito! Assoluta versatilità per la danzatrice italiana che in III Sinfonia di Gustav Mahler di Neumeier, sembra un fuscello di incredibile plasticità elevata in aria con grazia e stile magnifici da Carsten Jung; in Not without my head di Natalia Horecna, attualmente al Nederland dans Theatre, affronta sempre con Ryabko articolate ma divertenti evoluzioni in stile neoclassico ma con più evidenti infiltrazioni moderne contemporanee. La serata vola via velocemente, dinamica, un pas de deux dietro l’altro. Opus 100, for Maurice sempre Neumeier su musica di Simon&Garfunkel, più leggero e giocoso,  permette ad Alexandre Ryabko e Ivan Urban di dimostrare tecnica ed espressività in una danza  tutta al maschile sull’amicizia. Bello elegante e tecnicamente ineccepibile Alexandr Trusch in just like that  di Yaroslav Ivanenko, bellissimo lavoro del 2009 in stile di Gala molto tecnico e articolato insieme ad un’altra italiana, Lucia Solari, intensa, movimento pulito, limpido e grande padronanza. Serata indimenticabile, magnifici danzatori, gioia per gli occhi, pubblico incantato ma non numeroso. Certo come si fa a programmare un minimo di pubblicità se fino alla fine è in dubbio perfino l’apertura. Anche questa è una storia già vista!