Il soprano anglo-spagnolo Sylvia Schwartz si è affermata in ambito internazionale grazie alle sue non comunu qualità vocali e alle sue raffinate capacità interpretative. Recentemente è stata acclamata alla Staatsoper di Vienna per la sua Adina nell’Elisir d’amore, ma anche nel gennaio 2012 alla Staatsoper di Berlin interpretando Bellezza in Il trionfo del tempo e del disinganno di Händel. Alcuni dei suoi prossimi impegni includono un’esibizione a Parigi presso il Théâtre des Champs-Élysées dove interpreterà brani di Mozart, poi l’interpretazione di Susanna nelle Nozze di Figaro in una versione di concerto presso il Festival di Verbier e l’esibizione presso il Festival di Salisburgo fine luglio in un concerto con altri brani di Mozart sotto la direzione di Nikolaus Harnoncourt. Molto intensa la sua attività concertistica che la vedrà nei prossimi mesi protagonista di recitals liederistici presso importanti istituzioni concertistiche. In questi giorni sta interpretando Sophie nel Rosenkavalier al Maggio Musicale Fiorentino. In Italia la Schwartz ha debuttata al Teatro alla Scala di Milano nel 2006 come Zerlina in Don Giovanni. Nel 2010 si è esibita col pianista Kirill Gerstein a Reggio Emilia. Sylvia Schwartz si è diplomata presso la Escuela Superior de Canto di Madrid e si è perfezionata presso lo Hanns Eisler Conservatory di Berlino sotto la guida di Wolfram Rieger, Thomas Quasthoff e Julia Varady.
Qual è il tratto principale del tuo carattere?
La tenacia, la curiosità, l’allegria (così dice la mia famiglia…).
E il tuo peggior difetto?
In determinate situazioni sono collerica!
Che effetti ha questo aspetto sul tuo comportamento?
Rifuggo qualsiasi tipo di conflitto e non ho mai davvero perso la calma con qualcuno al di fuori della mia famiglia, ma la crudeltà e l’ingiustizia mi rendono davvero furiosa! Nel mio lavoro, mi aiuta a comprendere meglio le emozioni più vili dei personaggi che interpreto.
Segno zodiacale?
Ha davvero un qualche significato… Sono Sagittario.
Sei superstiziosa?
No, solo abitudinaria.
Che rapporto hai con la spiritualità?
Il mio rapporto con la spiritualità si estrinseca sul palcoscenico.
In che senso?
Nel senso che raggiungo un elevato grado di comprensione e affinità verso le emozioni che sono alla base delle composizioni religiose e verso gli aspetti spirituali di una parte dell’altra musica che canto.
Hai mai sofferto d’invidia?
Buon Dio, Si!
Chi hai invidiato? E perché?
Marilyn Horne per le sue note basse, Shirley Temple per i suoi ricci, le attrici degli anni ’50 per i cappelli e gli abiti, i miei amici per il fatto che vivono in una città e non in una valigia… ma alla fine preferisco ammirare tutto ciò da lontano, non cambierei la mia vita per niente al mondo!
Cosa volevi fare da grande?
…la cantante lirica!
Com’è nata in te la passione per l’opera? Qual’è la primissima opera che hai mai visto?
Grazie a mia madre che cantava benissimo e suonava il pianoforte e la chitarra, che mi ha insegnato i rudimenti musicali e mi ha portato a concerti e rappresentazioni liriche da quando ero piccolissima. La primo opera che ho visto è stata Madama Butterfly che mi impressionò moltissimo quando il bimbo viene portato via dalla madre; sembrò la fine del mondo per il mio cuore di bambina di appena 4 anni. L’opera che ho più amato da bambina è stata Il Barbiere di Siviglia che è piena di arie che possono piacere ai bambini, come Gioia e pace, pace e gioia – Basta, basta! e Zitti zitti piano piano.
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Direi decisamente si.
In che modo?
Mi hanno dato un’istruzione ricca e varia, hanno incoraggiato il mio gusto per la musica, la letteratura, le lingue, i viaggi e mi hanno insegnato a comportarmi tenendo in debita considerazione e comprendendo le persone che mi circondano, che mi torna utile sempre.
Quali sono i tuoi ricordi più cari?
Le vacanze di Natale da bambina con i miei a Madrid.
Qual è stato il tuo momento di maggior orgoglio?
Tutte le volte che mi trascino in palestra.
Hai un rapporto conflittuale con la palestra o senti la pressione di dover essere in forma?
Di fatto, mi piace molto andare in palestra e ci vado soprattutto perché è divertente e dopo ti senti molto bene. Inoltre, mi mantiene un minimo in forma per quegli sport che amo davvero, come l’equitazione, il tennis e lo sci.
Qual è la delusione più grande che hai mai avuto?
Non sono certa di aver avuto grandi delusioni. Sono stata fortunata finora. Teniamo le dita incrociate!
Cosa manca nella tua vita oggi?
Essere a casa!
Di che cosa hai paura?
Di perdere i miei genitori.
Hai un sogno ricorrente?
Se non mi preparo a dovere per un concerto sogno di essere sul palco in piagiama.. Di solito, questo è un avvertimento che mi lancia il mio subconscio affinché mi metta all’opera e lavori un pò.
Che importanza dai al denaro?
Se ne avessi tanto, non importerebbe affatto!
In cosa sei più spendacciona?
Libri e spartiti. Regali per amici e parenti. Cappelli!
Come mai questa passione per i cappelli?
Ah! Penso siano un modo divertente per aggiungere un tocco di cambiamento alla propria vita. Penso che sia un peccato che la gente indossi i cappelli così poco oggigiorno.
Collezioni qualche oggetto?
Miglia aeree.
Quali sono le tue letture preferite?
I romanzi del 18° e 19° secolo: Dickens, Trollope, Richardson, Burney, Perez-Galdos…
Qual è il tuo profumo preferito?
Rumeur di Lanvin. Purtroppo è andato fuori produzione.
Città preferita?
Al momento, Firenze!
Colore preferito?
Il verde.
Fiore preferito?
La peonia.
Il cantante o i cantanti preferiti?
Janet Baker, Christa Ludwig, Montserrat Caballé, Pavarotti, Sting, Billie Holiday, Renee Fleming… una lista è molto lunga…
Qual è stato primo disco che hai acquistato?
Bohemian Rhapsody dei Queen.
Qual è il film che hai amato di più?
“Il palloncino rosso” di Albert Lamorisse.
Qual è la stagione dell’anno che preferisci e perché?
Le amo tutte, amo il cambiamento costante delle stagioni, penso che mi stancherei di vivere in un posto in cui il tempo è sempre perfetto, sempre lo stesso.
Che rapporto hai con la tecnologia e qual è il gadget tecnologico di cui non potresti fare a meno?
Oh, il mio iPhone decisamente. Ha cambiato la mia vita, dato che viaggio spesso, non solo perché riesco a star dietro ai miei amici e al lavoro mentre sono in giro, ma anche perché mi permette di viaggiare più leggera: libri, musica, radio, sveglia, anche un piccolo pianoforte per scaldarmi la voce – tutto in un solo, meraviglioso, piccolo gadget!
Che rapporto hai con la televisione?
Una delle più straordinarie forme di intrattenimento e comunicazione dei nostri tempi, benché non possieda un televisore! Preferisco la radio perché mi permette di fare altre cose nel frattempo.
Che rapporto hai con la politica?
Distante?… Indifferente? …Un lusso concesso alla mia generazione da chi ha lottato per darci la democrazia e il suffragio universale.
Hai delle cause che ti stanno particolarmente a cuore?
La libertà! Avendo passato del tempo al Cairo e in Tunisia, apprezzo grandemente la separazione fra Stato e religione. E poi la musica nell’istruzione e la musica per i giovani.
Giorno o notte?
Sia il giorno che la notte.
Qual è la situazione che consideri più rilassante?
Una tazza di té al mattino.
Qual è il tuo ideale di giornata?
Quella che contiene tutte le cose che amo: il mio lavoro, la mia famiglia, il mio fidanzato, una passeggiata in campagna, té e biscotti vicino al camino; buona musica, buon cibo e buoni amici.
Qual è il tuo rifugio da tutto e tutti?
Il mio appartamento a Berlino. La compagnia dei miei amici, ma anche la solitudine, la capacità di isoloarmi chiudendo la porta anche se sono in una grande città.
Qual’ è la musica che di solito fa da sottofondo alle tue giornate?
Mi sintonizzo su BBC radio 4.
Cosa ti manca di più quando sei lontana da casa?
La mia famiglia, il mio fidanzato.
Qual è la vacanza o il viaggio che vorresti fare e che non hai ancora fatto?
Quando mi sposerò, trascorrere la luna di miele in India.
Chi o cosa ti imbarazza?
Me stessa.
In che modo?
Oh, Buon Dio!… Generalmente, essendo una persona carica di entusiasmo, credo di cadere nel ridicolo.
Com’è il tuo rapporto con il cibo?
Piacevolmente amichevole.
Dieta mediterranea, dieta macrobiotica o fast food?
Sono Spagnola, quindi decisamente dieta mediterranea.
Qual è il tuo piatto preferito?
Tutto ciò che non è piccante.
Vino rosso o bianco?
Succo di mela. Non sono una gran bevitrice di alcolici: solo nelle grandi occasioni.
Il posto dove si mangia peggio?
Sugli aerei.
La musica è stata una vocazione?
Assolutamente sì…
A chi non conoscesse la tua voce, cosa faresti ascoltare?
Schubert e il “belcanto”.
Quale ciclo di lieder di Schubert ami di più? E quali arie di “belcanto” ami?
Amo cantare molte diverse canzoni di Schubert, Du bist die Ruh, Heimliches Lieben, Auf dem Wasser zu singen, Viola; amo ascoltare Thomas Quasthoff che canta Schwanengesang e Fritz Wunderlich che canta Die Schoene Muellerin. Mi piace cantare Adina in L’elisir d’amore, Norina in Don Pasquale è molto divertente e quei bei versi lunghi di Sonnambula sono una vera gioia per la voce.
Ascolti mai la tua voce? C’è qualcosa in particolare che ami nella tua voce?
Non amo ascoltarmi, ma spesso mi forzo a farlo perché s’impara molto dalle proprie registrazioni. Non è che ami o non ami la mia voce, semplicemente faccio del mio meglio per produrre un suono libero ed espressivo: a volte, cantare è come volare, decolli dal palco e plani sulla musica. È come una droga!
Se ti fosse data l’opportunità di scegliere un ruolo, cosa canteresti?
Le mie scelte variano in base all’evoluzione della mia voce. Tendo ad amare tutto ciò che canto. In modo particolare amo la Susanna de Le Nozze di Figaro. Per me è vero piacere interpretare questo ruolo
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Le cose più classiche: il trucco, un po’ di yoga per rilassare i muscoli e per la respirazione, scaldo la voce, ripasso la partitura.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Un infuso di zenzero.
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
Che ho bisogno di dormire di più.
Stato d’animo attuale?
Lo stato d’animo di eccitazione di quando si è alle prese con una nuova produzione teatrale.
Il tuo motto?
Non essere mai meschina, falsa, crudele e…La maturità è tutto!