Opéra di Marsiglia – Stagione Lirica 2011/2012
“LE COMTE ORY”
Melodramma giocoso in due atti su libretto di Eugène Scribe e Charles Gaspard.
Musica di Gioachino Rossini
La Comtesse Adèle ANNICK MASSIS
Isolier STÉPHANIE D’OUSTRAC
Ragonde MARIE-ANGE TODOROVITCH
Alice DIANA AXENTII
Le Comte Ory MARC LAHO
Rimbaud JEAN-FRANÇOIS LAPOINTE
Le gouverneur NICOLAS COURJAL
Coro e Orchestra dell’Opéra di Marsiglia
Direttore Roberto Rizzi Brignoli
Regia Frédéric Bélier-Garcia
Scene Jacques Gabel
Costumi Catherine Leterrier
Produzione Opera Angers Nantes
Marsiglia, 22 marzo 2012
Si è molto parlato di come quest’opera contenga molta musica proveniente da Il Viaggio a Reims (1825) dello stesso compositore, ma Le Comte Ory, è senza ombra di dubbio un’opera in toto originale, coerente sia nella partitura d’orchestra che nei numeri musicali e nello svolgimento dell’azione. Questo ha fatto sì che Le Comte Ory goda ancora di una cert popolarità. In Francia è in campo internazionale, quest’opera stata proposta in molte acclamate produzioni. Questa proposta a Marsiglia, proveniente dall’Angers-Nantes Opéra, ci è parsa particolarmente riuscita.
Le scene di Jacques Gabel con i magnifici costumi di Catherine Leterrier ci portano in una serie di quadri medioevali che hanno un chiaro gusto iconografico riconducibile al mondo delle miniature. La regia, elegante e mai eccessiva, di Fréderic Bélier–Garcia ha saputo ben gestire non solo i vari personaggi, ma anche il coro che si muove in scena con grande fluidità. Il soprano Annick Massis è stata una magnifica Adèle. Ha recitato con gran raffinitezza e brio e la sua voce, agile nei vocalizzi e facile negli acuti è sempre controllata, senza nessuna forzatura ha risolto con naturalezza i passaggi di registro. Stéphanie d’Oustrac ha creato un Isolier scenicamente molto credibile. La sua voce è parsa omogenea in ogni registro e ben amalgamata con le altre voci nei duetti e negli insiemi. Marie-Ange Todorovitch (Ragonde) ha recitato con grande pertinenza. Ha così fatto passare in secondo piano le carenze di una voce piuttosto debole nel registro grave anche se, nel secondo atto la sua voce si è perfettamente armonizzata con quella della Massis in un duetto di notevole sensibilità espressiva. Marc Laho nel ruolo del protagonista è stato un attore encomiabile. Non è certamente un rossiniano nato ma il colore rotondo del registro medio rende rende piacevole la sua voce. Il registro acuto non è particolarmente brillante ma Laho lo controlla con abilità, facendo un ottimo uso delle sfumature dell’emissione “petto-testa”. Il Gouverneur è stato messo in bella evidenza dalla bella e calda voce di basso di Nicolas Gourjal. Il registro grave è vibrante e la dizione perfetta. All’altezza del ruolo anche Jean-Francois Lapointe ( Rimbaud). La sua interpretazione della “chanson à boire”è stata molto applaudita. Impeccabile l’apporto del Coro, scenicamente molto coinvolto, perfetto nel ritmo. Una buona parte della riuscita dello spettacolo la si deve senza ombra di dubbio attribuire al Maestro Roberto Rizzi Brignoli, per la prima volta a Marsiglia. Sotto la sua incisiva direzione, il direttore ha tenuto la scena e l’ orchestra con un tempo serrato per tutta l’opera. Ha saputo instillare ai musicisti il brio, il colore e l’umorismo della musica rossiniana. Il pubblico, pienamente coinvolto e divertito, ha calorosamente applaudito tutti gli interpreti.
Foto Christian Dresse – Opéra di Marsiglia