Trieste, Teatro “Giuseppe Verdi”
CERCANDO PICASSO
Musiche di Manuel de Falla, Igor Stravinsky, Perez Prado, Francis Lemarque, Camille Saint-Saens, Wallingford Riegger, Henry Cowell, Zoltàn Kodàly
Interpreti: Giorgio Albertazzi
Martha Graham Dance Company:
Ashley Whitson, Lauren Newman,Natasha Diamond-Walker, Nya Bowman, Malaika Floyd, Fanny Gombert, Raphaelle Kessedjian, Caterina Rago, Nefertiti Thomas
Orchestra della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
coreografie di Martha Graham riprese da Janet Eilber
Regia Antonio Calenda
Scene e costumi: Pier Paolo Bisleri
luci di Nino Napolitano
video maker: Antonio Giacomin
suono di Carlo Turetta, Umberto Fiore
Trieste, 1 febbraio 2012
Operazione destinata a sicuro successo quella frutto di una collaborazione tra la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia che producono “Cercando Picasso” in scena al Teatro Verdi di Trieste, grazie alla presenza di un mostro sacro del teatro, Giorgio Albertazzi, della danza, la Martha Graham Dance Company, e di belle sene e costumi ad opera di Pier Paolo Bisleri.
Dopo una esperienza simile con “Giovanna d’Arco al rogo”, oratorio di Honegger, che gli stessi enti gemellati co-produssero negli anni novanta del secolo scorso, siamo di fronte ad una collaborazione interessante e di grande livello. Lo spettacolo è elegante, raffinatissimo e colorato come ci si aspetta quando si mette in scena non uno spettacolo naturalistico sulla vita dell’artista ma uno spettacolo che esplori in chiave teatrale e coreografica l’importanza dirompente che Picasso ha avuto nel panorama artistico del primo Novecento. Grazie alle scene luminose, che riproducono anche un paio di fondali che Picasso dipinse per alcuni balletti, ed ai bellissimi – veramente! – costumi firmati da Pier Paolo Bisleri, illuminate dalle curatissime luci di Nino Napolitano, ci immergiamo con facilità nel colorato e fantasioso mondo che agitava i pensieri del grande artista spagnolo.
Citiamo il comunicato stampa: “Dipingere” uno spettacolo su una scena immacolata come la tela di un pittore… e armonizzare, nella creazione, i colori della recitazione di Giorgio Albertazzi, della danza della Martha Graham Dance Company ed un complesso e suggestivo sistema di segni – luci, elementi scenici, costumi, immagini, suoni – che Antonio Calenda, direttore del Teatro Stabile e regista dello spettacolo, ha poeticamente orchestrato”.
E’ proprio così: da anni riconosciamo a Calenda quasi più questa abilità, quella di essere un abilissimo organizzatore di eventi, di coesioni originali tra artisti che sembrano inaccostabili, tra creatività lontane ma incredibilmente compatibili.si svolge solo un teatro dell’assurdo, a nostro avviso, tutt’altro che divertente.
Peccato perché fino a qualche minuto prima, avevamo visto del bel teatro, della bella danza impreziosita dalla riproposizione di alcuni dei capolavori storici della Graham, dall’assolo di Lamentation all’attualissimo “Steps in the street” che mostra appena dieci dei suoi 80 anni di vita, e proprio nel sottofinale lo spettacolo mostra un cedimento.
Teatro mezzo vuoto, anche a causa delle avverse condizioni metereologiche e ringraziamenti un po’ sbrodolati con proclami dal palco del regista e dell’attore non usuali nel costume di un ente lirico.