Melodramma giocoso in due atti, libretto di Jacopo Ferretti. Orchestra e Coro della Fondazione Petruzzelli di Bari , Evelino Pidò (direzione d’orchestra), Daniele Abbado (regia), Gianni Carluccio (Scene), Giada Palloni (costumi), Guido Levi (luci). Josè Maria Lo Monaco (Angelina), Maxim Mironov (Don Ramiro), Roberto De Candia (Dandini), Paolo Bordogna (Don Magnifico), Eleonora Cilli (Clorinda), Alessandra Volpe (Tisbe). Registrazione: Bari, Teatro Petruzzelli, 9-11 aprile 2010. 162′ 2 DVD Dynamic 33662
Cosa abbia ha portato la Dynamic a pubblicare questa edizione della Cenerentola rossiniana in tutta sincerità è un mistero. Sulla parte di visiva di questo allestimento, visivamente piuttosto deprimente, di Daniele Abbado vi rimandiamo alla nostra recensione in occasione della ripresa al Teatro Comunale di Bologna. In realtà non ci sarebbe moltissimo da dire nemmeno sul piano musicale. Uno spettacolo piuttosto sottotono anche su questo versante. La concertazione di Evelino Pidò non è in grado di creare un reale rapporto costruttivo con il palcoscenico e, in aggiunta mostra una chiara instabilità ritmica. Il cast vocale poi, appare piuttosto sottotono. Josè Maria Lo Monaco è una Angelina soave e malinconica, vocalmente però non va oltre la correttezza. Il fraseggio è accurato ma anche piuttosto affettato. Non convince del tutto il colore del registro medio-basso bello ma piuttosto opaco e anche non molto consistente. Il registro acuto poi mostra una certa tensione. La vocalizzazione poi è alquanto scolastica. Una cantante che, partita dal Barocco, ora guarda ad altri orizzonti, in cerca di una nuova dentità vocale. Maxim Mironv è complessivamente un valido Don Ramiro. Mostra varietà e finezza nei fraseggi, vocalizza bene e anche il timbro ha acquisito un maggior corpo. In Dandini Roberto De Candia non vanta certo uno strumento di colore gradevolissimo, ma la voce c’è e canta con morbidezza, fraseggia con stile. Va detto però che nell’aria detta dell’ape, la vocalizzazione rossiniana non è certo il suo forte. Paolo Bordogna (Don Magnifico) si destreggia con la consueta consumata abilità. La ripresa video è però impietosa nell’evidenziare una certa tendenza a un eccessivo immascheramento del suono che porta a poco gradevoli nasaleggiamenti. Che dire dell’Alidoro di Nicola Ulivieri? Cerca di uscirne alla meno peggio nel Là del ciel nell’arcano profondo anche se le difficoltà, purtroppo, sono evidenti. Simpaticamente acidule e divertenti Eleonora Cilli (Clorinda) e Alessandra Volpe (Tisbe). Non esaltante la prova dell’Orchestra del Petruzzelli. Corretto il coro. Una edizione non certo fondamentale nella ormai piuttosto ampia scelta video di quest’opera. Perchè poi in 2 dvd?