Firenze, Teatro Comunale, Stagione Sinfonica 2011
Verbier Festival Chamber Orchestra
Direttore Gábor Takács-Nagy
Pianoforte Martha Argerich
Tromba David Guerrier
Ludwig van Beethoven: Quartetto per archi in Fa minore op. 95 “Quartetto serioso”. Trascrizione per orchestra d’archi di Gustav Mahler
Dmitrij Šostakovič: Concerto n. 1 in Do minore op. 35 per pianoforte, tromba e orchestra
Antonín Dvořák: Serenata in Mi maggiore op. 22 per archi
Firenze, 12 dicembre 2011
Gran finale per la Stagione artistica 2011 del Maggio Musicale Fiorentino con un concerto d’eccezione di un’artista d’eccezione, Martha Argerich, che torna al Comunale dopo una lunga assenza. Allieva di Vincenzo Scaramuzza, vince il Premio internazionale Chopin di Varsavia nel 1965 che apre all’enfant prodige, quale ancora era, i battenti delle maggiori sale da concerto del mondo per una carriera in costante ascesa caratterizzata anche dalla fondazione dell’apprezzato “Progetto Martha Argerich” di Lugano. Tra i riconoscimenti: tre “Grammy Award”, “Gramophon – Artist of the year” e il “Best piano concerto recording of the year”.
Così come sta facendo in varie città italiane in questo periodo, la signora Argerich si esibisce affiancandosi alla Verbier Festival Chamber Orchestra che, fondata nel 2005, annovera strumentisti provenienti da ogni parte del mondo. Alla sua guida il direttore musicale Gábor Takács-Nagy.
In programma il Quartetto per archi op. 95 di van Beethoven nella trascrizione per orchestra d’archi di Mahler e la Serenata per archi op. 22 di Dvořák entrambi caratterizzati da una rigida fedeltà allo spartito e, soprattutto, da quella freschezza esecutiva tipica di un organico cosmopolita e giovane che nei movimenti lenti ha saputo donare le più profonde emozioni rivelando un fraterno affiatamento che si sposa armonicamente con una rilevante bravura tecnica.
Il momento clou della serata è stato quello dell’esecuzione del Concerto n. 1 per pianoforte, tromba e orchestra di Šostakovič che emerge per il suo carattere di scherno e gioco clownesco affiancato da quel clima nostalgico che ben si riscontra nelle atmosfere evocate nel “periodo blu” di Picasso. La complessità di questo lavoro dà modo alla Argerich di gustare il pubblico fiorentino delle sue indiscusse doti virtuosistiche di leggera perfezione unicamente disinvoltura e segnate da una gestualità di controllata teatralità. Al fianco di questo gigante dell’interpretazione del pianismo romantico del ‘900, il giovane David Guerrier che con la sua tromba instaura una battaglia esecutiva fino alla conciliazione del finale del brano, dando, in tal modo, dimostrazione delle eccezionali doti tecniche di un giovane esecutore che nulla ha a che temere nel confrontarsi con un’interprete osannata all’unanimità da critica e pubblico.
Nonostante un’indisposizione influenzale la Argerich concede il bis con il terzo movimento (Allegro con brio) del Concerto di Šostakovič soddisfacendo le richieste di un pubblico in delirio che in piedi saluta la celebre pianista, così come tutti gli artisti. Dall’orchestra, invece, altri due bis: l’“Allegro di molto” dal Divertimento per archi in Si bemolle maggiore K 137 di Wolfgang Amadeus Mozart e il Valzer dalla Serenata per archi in Do maggiore op. 48 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Tra il pubblico, nel palco d’onore, anche una spettatrice d’eccezione, Carla Fracci.
Prossimi appuntamenti al Maggio Musicale Fiorentino: dal 21 dicembre 2011 al 1 gennaio 2012, i concerti inaugurali del Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, mentre la Stagione 2012 verrà inaugurata il 18 gennaio 2012 con “Il viaggio a Reims” di Gioachino Rossini diretto da Daniele Rustioni e con la regia di Marco Gandini.