Teramo, Teatro Comunale:”Nabucco”

Teramo, Teatro Comunale
“NABUCCO”

Dramma lirico in quattro parti su libretto di per musica  in tre atti su libretto di Temistocle Solera
Musica di Giuseppe Verdi
Nabucco GIOVANNI MEONI
Ismaele GABRIELE MANGIONE
Zaccaria ELIA TODISCO
Abigaille ALESSANDRA REZZA
Fenena AGOSTINA SMIMMERO
Il Gran Sacerdote di Belo MATTEO MARIA FERRETTI
Abdallo
CARLO ASSOGNA
Anna ROMINA CASUCCI
Coro Fondazione all’Opera
Orchestra Sinfonica Abruzzese con la collaborazione con
l’istituto Musicale pareggiato “G.Braga” di Teramo
Direttore Marcello Bufalini
Maestro del Coro  Paolo Speca
Regia  Nicola Zorzi
Scene Sergio Verzilli
Costumi Marco Idini
Luci Jacopo Pantani
Nuovo allestimento Fondazione all’Opera
Teramo, 16 ottobre 2o11
E’ stato un vero avvenimento questa rappresentazione del Nabucco a Teramo. L’impegno del  nuovo direttore artistico di “Fondazione all’opera”il M° Massimiliano Stefanelli era già chiaro vedendo la città tappezzata dalle belle locandine di un allestimento che di fatto risulterà essere moderno ed evocativo.
Efficace la regia di Nicola Zorzi e suggestivo l’impianto scenico di Sergio Verzilli, dominato dalla scultura di Umberto Crisciotti, con il valido contributo dei costumi di Marco Idini e delle luci di Jacopo Pantani, che non ha nulla da invidiare a produzioni di teatri ben più blasonati. L’ottimo allestimento scenico tuttavia ha ben evidenziato come la location teramana, un cine-teatro anni 80, fosse disagevole per spazio e acustica.
Musicalmente l’orchestra sinfonica abruzzese, in collaborazione con l’istituto Musicale pareggiato G.Braga di Teramo, ha saputo tener testa ad un direttore, Marcello Bufalini, che ha concertato con disomogeneità ritmiche e non sempre attento alle esigenze del canto. Il cast vocale  era composto da nomi più o meno noti al panorama italiano. Si è fatto apprezzare la vocalità raffinata e l’eleganza interpretativa del baritono Giovanni Meoni, così come la rotondità timbrica del soprano Alessandra Rezza. Purtroppo però il registro acuto non era all’altezza delle qualità timbriche dei centri morbidi ed espressivi. Bella la performance di Elia Todisco che, con voce bella ed estesa, ha assolto al ruolo con un buon controllo dei fiati. Gabriele Mangione è stato un Ismaele complessivamente apprezzabile, anche se non sempre controllato nell’emissione. Nota di merito per la venticinquenne Agostina Smimmero al debutto nel ruolo di Fenena. La voce è molto bella, buona la presenza scenica per una ragazza ancora all’inizio di carriera. Valido anche l’apporto musicale e scenico del Coro della Fondazione all’Opera, preparato dal M°Paolo Speca, che sappiamo essere il vero protagonista della partitura verdiana. Alla fine il pubblico ha tributato un successo entusiastico a questo spettacolo che fa ci ammettere che, forse, talvolta la provincia “suona meglio”.
Foto Luciano Adriani – Teatro Comunale di Teramo