Madrid, Teatro Real:”Elektra”

Madrid, Teatro Real, Stagione Lirica 2011-2012
“ELEKTRA”

Tragedia in un atto su libretto di Hugo von Hofmannsthal, ispirato alla  tragedia di Sofocle
Musica di Richard Strauss
Klytämnestra JANE HENSCHEL
Elektra CHRISTINE GOERKE
Chrysothemis MANUELA UHL
Aegisth CHRIS MERRIT
Orest SAMUEL YOUN
Der Pfleger des Orest KáROLY SZEMEREDY
Die Vertraute ITXARO MENTXAKA
Die Schleppträgerin SANDRA FERRáNDEZ
Ein junger diener JASON BRIDGES
Ein alter diener GUSTAVO GIBERT
Die Aufseherin SVETLA KRASTEVA
Erste Magd KATARINA BRADIć
Zweite Magd SILVIA DE LA MUELA
Dritte Magd LETITIA SINGLETON
Vierte Magd SANDRA FERRÁNDEZ
Fünfte Magd ANNETT FRITSCH
Orchestra e Coro del Teatro del Teatro Real
Direttore Semyon Bychkov
Maestro del Coro Andrès Maspero
Regia klaus Michael Grüber
Ripresa da Ellen Hammer
Scene e  costumi Anselm Kiefer
Luci Guido Levi
Coproduzione con il Teatro San Carlo di Napoli
Madrid, 30 settembre 2011

Impressionante Elektra quella che abbiamo sentito nel Teatro Reale di Madrid come titolo d’apertura della stagione lirica 2011/2012. Una partitura che sappiamo essere di una straordinaria forza musicale e drammatica che havisto impegnata l’intera compagine dell’orchestra del Real, oltre un centinaio di musicisti, affidati alla mano esperta e rigorosa del direttore russo Semyon Bychkov.
Il lavoro operato dall’orchestra ha portato a un risultato che possiamo tranquillamente definire eccezionale per ricerca di colori e timbri. A ciò va aggiunta  che la partitura di Strauss è stata espressa in tutta i suoi contrasti e forza drammatica. Una rappresentazione di un valore musicale straordinario. Di grande rilievo anche l’allestimento che sicuramente contribuito alla riuscita di questa produzione di Elektra. Un spazio chiuso, di pietra grigia, quasi una struttura di un carcere, claustrofobico ha trasmesso un senso di angoscia e soffocamento.
Non ha però del tutto convinto la regia, poco definita drammaticamente, se escludiamo due momenti ben riusciti: il riconoscimento fra Orestes ed Elektra e la ipnotica danza finale della protagonista. Proprio in questo ruolo debuttava il soprano Christine Goerke. Una interpretazione, la sua che sicuramente il pubblico madrileno ricorderà a lungo. La voce forse non ha ancora del tutto il peso e il colore desiderato, che sicuramente arriverà con la maturazione e  ulteriori occasioni in cui affronterà questo personaggio. E’ stata comunque una Elektra quanto mai suggestiva. Perfettamente adeguata al ruolo, il soprano Manuela Uhl. La sua voce, di bel colore, luminosa e svettante ha delineato una Chrysotemis perfettamente equilibrata tra intensità espressiva e linea di canto sempre ben controllata. Vocalmente più fragile, ma comunque più che apprezzabile, la Klytämnestra di Jane Henschel. Il basso-baritono Samuel Youn ha tratteggiato un Orestes vocalmente corretto, scenicamente enigmatico, molto concentrato nella espressione, forse troppo distaccata. Il celebre Chris Merritt ha risolto con grande disinvoltura, sia scenica che vocale, la parte di Aegist.  Tutto il resto del cast hanno affrontato con grande efficacia e sicurezza la difficile partitura straussiana.  Tutti sono stati salutati da un travolgente successo di pubblico.