Madrid, Teatro de la Zarzuela, Stagione Lirica 2011-2012
“EL TRUST DE LOS TENORIOS“
Zarzuela in un atto su libretto di Carlos Arniches e Enrique García Álvarez.
Musica di José Serrano
Randilla JUAN VIADAS
Cabrera CIPRIANO LODOSA
Saboya JOSÉ LUIS PATIÑO
Isabel CONCHA DELGADO
Arturo / baturro JULIO MORALES
El maître d’hotel LUIS ROMERO
Una cupletista /Veneciana 1ª CARMEN ROMEU
Yon güell DANIEL HUERTA
Yansen ALBERTO RÍOS
Bructon ROMÁN FERNÁNDEZ-CAÑADAS
Camarera 1ª SONIA CASTILLA
Camarera 2ª ENCARNA PIEDRABUENA
La bella cucú VIRGINIA FLORES
Cazadora argentina / Doncella india Mª ELENA GARCÍA
Veneciana 2º BEGOÑA NAVARRO
Veneciana 3º ANA Mª RAMOS
Sirka IVÁN LUÍS
Rama-kana GRACIELA MONCLOA
Guardia / Camarero / Máscara 1ª ROBERTO DA SILVA
Pastor protestante / Máscara LUIS E. GONZÁLEZ
Mozo /Caballero / Máscara DAVID MARTÍN
Viajero / Caballero / Gondolero JOSÉ ANTONIO COBIÁN
“EL PUÑAO DE ROSAS”
Zarzuela in un atto su libretto di Carlos Arniches e Ramón Asensio Mas.
Musica di Ruperto Chapí
Rosario CARMEN ROMEU
Socorro JULIA ARELLANO
Carmen AURORA FRÍAS
El señó juan CHEMA DE MIGUEL
José antonio JOSÉ LUIS PATIÑO
Tarugo JULIO MORALES
Pepe MARCO MONCLOA
Frasquito JUAN VIADAS
Mozo 1º ROBERTO DA SILVA
Mozo 2º IVÁN LUÍS
Un carretero CARLOS DURÁN
Cazador 1º DANIEL HUERTA
Cazador 2º ALBERTO RÍOS
Cazador 3º ROMÁN FERNÁNDEZ-CAÑADAS
Orquesta de la Comunidad de Madrid Titular del Teatro de la Zarzuela
Coro del Teatro de la Zarzuela
Direttore Cristóbal Soler
Maestro del Coro Antonio Fauró
Regia Luis Olmos
Scenografia Juan Sanz e Miguel Angel Coso
Costumi María Luisa Engel
Luci Fernando Ayuste
Coreografa Fuensanta Morales
Videoproiezioni Vicente Fontecha
Madrid, 6 Ottobre 2011
Il Teatro de la Zarzuela de Madrid ha inaugurato la nuova stagione lirica con un doppio appuntamento. Questo programma include il recupero della zarzuela El trust de los Tenorios, rappresentata per la prima volta nel 1910 al Teatro Apollo e poi dimenticata. Il ICCMU (“Istituto delle ciencia e della musica”) l’ha recuperata curando una nuova edizione dello spartito. Il trait d’union fra El trust e El puñao de rosas è il librettista Carlos Arniches, figura di spicco nell’ambiente musicale della fine del secolo XIX e la prima parte del secolo XX. Per quanto riguarda la parte musicale, la differenza fra Serrano e Chapí è invece molto rilevante: lo stile musicale è diverso e le danze hanno una loro continuità nell’opera di Serrano. D’altro canto, Chapí si cala nella profondità del dramma che viene narrato: il risultato è una musica piú drammatica ma senza perdere la propria “freschezza popolare”. In queste due opere, l’importanza che hanno gli attori e i cantanti è la medesima: la parte teatrale e parlata è tanto importante quanto la parte cantata. Per questo motivo a volte si trovano piú attori-cantanti che cantanti-attori. In questa occasione, il cast è stato veramente equilibrato. Si è potuto contare sulla participazione di grandi attori e di comprovata carriera come Juan Viadas, Cipriano Lodosa e Chema de Miguel, ma anche esperti nel genere come il baritono Marco Moncloa e il tenore Julio Morales, e al debutto nel teatro madrileno il soprano Carmen Romeu. Il lavoro svolto dagli attori é stato ottimo, a parte un eccesso di istrionismo nel Trust da parte di Cipriano Lodosa. Come numeri musicali si è imposta la famosa jota “Te quiero morena”, sempre di sicuro successo, e i couplets “Mon Bebe”. E’ importante conferire il giusto rilievo alla parte strumentale che differenzia i diversi numeri (una gavotta, due danze ungheresi, due tarantelle, un valzer, etc). Julio Morales ha cantato discretamente la jota e Carmen Romeu al suo debutto si è disimpegnata molto bene, con disinvoltura in scena e una buona resa vocale. Ne El Puñao de rosas è importantissimo il personaggio di Tarugo, che ha trovato un ottimo interprete in Julio Morales. Ci sono due duetti di grande rilevanza musicale, uno tra Rosario e Tarugo (Carmen Romeu e Julio Morales) che è risultato di grande tenerezza e ben risolto; il secondo, tra Rosario e Pepe (Marco Moncloa), dove la voce adolescenziale del baritono è risultata di bella linea e di buon gusto in accordo con il carattere del suo personaggio. Il numero che ha impressionato maggiormente è stato il coro “Va la tarde cayendo, yega la noche” per la grande forza musicale che emerge dalla partitura. Tanto il Coro del Teatro de la Zarzuela come l’Orchestra de la Comunidad de Madrid, sotto la direzione di Cristóbal Soler, hanno svolto un ottimo lavoro. Luis Olmos, che lascia la direzione del Coliseo con questa produzione, ha reso El trust in modo vistoso e colorato, con l’aiuto di videoproiezioni, e, successivamente, ha creato un’atmosfera decisamente narrativa ne El puñao, con una iluminazione che è riuscita riflettere tutta la tragedia del dramma. Decisamente lascia un buon ricordo con ques’ultima produzione. Un’inizio di stagione contrassegnato da un gran successo di pubblico.