Los Angeles Opera, Stagione Lirica 2011-2012
“EVGENIJ ONEGIN”
Scene Liriche in tre atti su libretto di Konstantin Shilovski y Modest Chaikovski , dal romanzo omonimo di Alexander Pushkin.
Musica di Piotr Ilic Caikovskij
Evgenij Onegin DALIBOR JENIS
Tatiana OKSANA DYKA
Vladimir Lensky VSEVOLOD GRINGOV
Olga EKATERINA SEMENCHUK
Madame Larina MARGARET THOMPSON
Príncipe Gremin JAMES CRESWELL
Filipyevna RONNITA NICOLE MILLER
Triquet KEITH JAMESON
Zaretsky PHILIP COKORONIS
Un capitano ERK ANSTINE
Orchestra e Coro della Los Angeles Opera
Direttore James Conlon
Maestro del Coro Grant Gershon
Regia Steven Pimlott ripresa da Francesca Gilpin
Scene e Costumi Antony McDondald
Coreografia Linda Dobell ripresa da Ulrika Hallberg
Luci Peter Mumford
Coproduzione Royal Opera House, Covent Garden, and Finnish National Opera
Los Angeles, 17 settembre 2011
La 25esima stagione del Los Angeles Opera si è aperta con Eugene Onegin in una produzione del 2006 targata Royal Opera House, Covent Garden con l’Opera Nazionale finlandese, allora diretta dallo scomparso Steven Pimlott, ripresa con semplicità e immediatezza da Francesca Gilpin. Molto belli i costumi in che utilizzavano una tavolozza di colori che spaziavano una gamma cromatica assai varia: dal verde chiaro, al rosso acceso al bianco con combinazioni anche audaci, ma azzeccate.
Molto semplice l’impianto scenico di Antony McDonald che firmava anche i costumi, se non fosse per un utilizzo poco funzionale di proiezioni su dei teli trasparenti che si andavano maldestramente a impigliare sul fondale. Proiezioni che, per altro sono apparse piuttosto scontate e non hanno portato nulla di particolarmente accattivante alla lettura visiva dell’opera.
A parte questo dettaglio questo allestimento risulta essere particolarmente affascinante. Molto bello l’utilizzo dell’acqua nel primo atto dell’opera e aver trasformato la festa in casa Gremin dell’atto terzo in una scena di vita all’aperto con i danzatori che pattinano sul ghiaccio della Neva.
Sul versante musicale, James Conlon ha diretto l’orchestra con buon sicurezza, bel senso del teatro e ricerca di colori. La Los Angeles Opera Orchestra ha risposto molto bene alle sollecitazioni del direttore. Qualche incertezza, qua e la, dei fiati ma ampiamente superati da una complessivamente ottima prova dell’intera compagine orchestrale. Anche il coro ha mostrato qualche cedimento ritmico ma ha comunque superato la prova con sicura professionalità.
Molte delle esibizioni dei cantanti sono state convincenti e commoventi. Dalibor Jenis (Onegin) ha una voce solida e ben proiettata. La sua caratterizzazione del personaggio è stata sufficientemente convincente nel delineare anche attraverso la verietà espressiva del canto, l’evoluzione psicologica del personaggio. Oksana Dyka ha cantato Tatiana con vitalità e partecipazione emotiva, anche troppo, visto che nella celebre “scena della lettera” è parsa piuttosto esagitata. Ciò ha comunque messo in risalto la fragilità di fondo della protagonista che riemerge nella tensione quasi nevrotica, del finale dell’opera. Vocalmente, dopo un inizio dove è apparsa un po’ stridula e con suoni piuttosto opoachi ha saputo riprendere quota dominando in modo appropriato la linea vocale. Il tenore Vsevolod Grivnov (Lensky) ha una voce omogenea e vibrante. Gli acuti brillanti e la linea di canto convincente ed espressiva come ha pienamente dimostrato nella bella e dolente aria del secondo quadro dell’atto secondo. Ekaterina Semenchuk ha interpretato un’Olga appassionata, così come Ronnita Nicole Miller (Filipievna) e Margaret Thompson (Madame Larina) sono state più che convincenti e con voci fresche e importanti. Il Gremin del basso James Creswell è stato caratterizzato da una bella linea di canto. Meno sul piano scenico. Benchè truccato da uomo di età avanzata, i suoi movimenti erano un po’ troppo “giovanili . In conclusione si può comunque affermare che la stagione della Los Angeles Opera è iniziata nel migliore dei modi.
Foto Rober Millard per la Los Angeles Opera