Roma, Parco della Musica , Sala Santa Cecilia
Concerto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Direttore, Antonio Pappano
Pianofore, Denis Matsuev
G.Puccini: Preludio Sinfonico
S.Rachmaninov: Concerto nr.2 in do minore per pianoforte e orchestra
P.I.Čajkovskij : Sinfonia nr. 6 in si minore, “Patetica”
Roma, 16 settembre 2011
A circa un mese dall’inaugurazione della propria stagione sinfonica (22 ottobre) con la monumentale Ottava Sinfonia di Mahler, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha donato un incantevole assaggio di una programmazione in cui vedranno alternarsi i maggiori solisti e direttori del momento.
Anche per il 2011-2012, infatti, l’Accademia è riuscita a fronteggiare le difficoltà di una crisi più lunga ed intensa del previsto, senza rinunciare alla ricchezza dell’offerta culturale e mantenendo sempre alto il livello degli artisti coinvolti.
Il concerto dal programma più che allettante, ha visto protagonisti Antonio Pappano e il pianista Denis Matsuev, un warm-up prima della partenza per l’imminente tournée a Rimini, Verona e Bucarest (Festival Enescu) assieme ad Heléne Grimaud e allo stesso Matsuev a cui seguiranno, nei primi di ottobre, le date in Giappone e Cina.
Il pianista russo, considerato uno degli eredi della scuola a cui appartenevano Richter e Horowitz, è dotato di una tale energia, da far pensare che spesso si trovi costretto a trattenere un vigore sovrumano. Dopo aver saputo plasmare con maestria il crescendo iniziale del Concerto n. 2, basato su semplici ma granitici accordi, Matsuev si è lanciato in una performance virtuosistica da lasciare con il fiato sospeso. Ad un secondo movimento, forse non sufficentemente morbido nei passaggi di maggior lirismo, è seguito un eccitante Allegro dove il pianista, in un unico respiro con l’orchestra, ha saputo domare con disinvoltura le vere e proprie cascate di note.
Dei due bis concessi, Grieg “Nell’antro del re della montagna”, in una roboante trascrizione dello storico virtuoso del pianoforte Grigory Ginzburg. Ritroveremo Denis Matsuev sul palco della sala Santa Cecilia a dicembre, con un programma dedicato ai Concerti n. 2 e n. 3 di Rachmaninov.
Il brano di apertura della serata, il Preludio Sinfonico, non poteva essere il più adatto. Frutto giovanile dalle cui pagine emerge, fin dalle prime battute, il genio compositivo e l’inconfondibile impronta nell’orchestrazione che contraddistinguerà i capolavori più noti di Puccini.
Il cuore di Antonio Pappano sembra battere all’unisono con ogni singolo Professore d’Orchestra, sensazione ripetuta nella magnifica esecuzione della “Patetica”, divenuta ormai uno dei cavalli di battaglia dell’Orchestra e del suo Direttore Musicale; ma evidentemente non ancora ben impressa nella mente del pubblico romano che, come nelle più nere previsioni, ha applaudito alla fine dello Scherzo, probabilmente ispirato dall’entusiasmo e rapito dalla frizzante esecuzione del penultimo movimento.
Foto M°Pappano – Riccardo Musacchio