Opera in tre atti, libretto di Paul Schrott. Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia, Eliahu Inbal (direzione), Pier Luigi Pizzi (regia, scenografia, costumi), Stefan Vinke (Paul), Solveig Kringelborn (Marie; Marietta), Stephan Genz (Frank; Fritz), Christa Mayer (Brigitta), Eleonore Marguerre (Juliette), Julia Oesch (Lucienne), Gino Potente (Gaston), Shi Yijie (Victorin), Mathias Schulz (Albert), Vincenzo Raponi (luci). Registrazione: Teatro La Fenice 29-31 gennaio 2009 ( sottotitoli in italiano) 1 DVD Dynamic 33625 – 148′
Su questo spettacolo che inaugurò la stagione lirica veneziana 2009, abbiamo già ampiamente parlato in sede di recensione. La sua pubblicazione in DVD conferma pregi e limiti di questa produzione. La solida professionalità di Pier Luigi Pizzi è certamente il marchio di garanzia per una creazione che non scade mai al di sotto di un certo valore. E anche in questo caso il gusto creativo di Pizzi non si smentisce. La visione in dvd di certo permette di apprezzare il convincente lavoro sugli interpreti che dimostrano di aderire perfettamente ai ruoli interpretati. Il lato opposto della medaglia: una visione eccessivamente cupa dell’opera in uno spazio scenico praticamente fisso e ridotto a essere alquanto angusto e sacrificato nelle scene “di massa”. Anche il versante musicale non entusiasma. I due protagonisti, Stefan Vinke e Solveig Kringelborn, saranno anche due ottimi attori ma, sul piano vocale sono in affanno. Il primo ne esce alquanto provato dalla tessitura impervia di Paul, la seconda, con una voce tendenzialmente dura e con acuti striduli, per quanto si sforzi di ammorbidire e modulare approda a poco: pochi i colori, fraseggio alquanto confuso. Ottimi Stephan Genz e Christa Mayer. Buoni gli altri personaggi. Corretta ma poco equilibrata nel controllo delle sonorità, la concertazione di Eliahu Inbal. Ottima la presa del suono e le riprese video. In conclusione, possiamo dare la sufficienza a questa produzione anche se, vista la rarità del titolo(una sola versione in dvd, musicalmente meglio di questa) è stata sicuramente un’occasione sprecata, soprattutto sul piano vocale. Peccato!