San Lorenzo in Campo (PU), Teatro “Tiberini”, XXa Edizione del Premio Lirico Internazionale Tiberini
“TRA IL SERIO E IL FACETO”
Musiche di G.Verdi, G.Rossini, G.Donizetti, V.Bellini, E.De Capua.
Simone Alaimo basso-baritono
Nicola Alaimo, baritono
Silvia Tortolani, soprano
Mirca Rosciani, pianoforte
Hanno presentato la serata, Giosetta Guerra, Chiara e Edoardo Gamurrini
G.Verdi: “Macbeth” – Come dal ciel precipita – Pietà, rispetto, amore.
“Attila” – “Mentre gonfiarsi l’anima” – “Dagli immortali vertici” – “Tardo per gli anni”.
G.Rossini: “Il Barbiere di Siviglia” – “Largo al factotum” – “La calunnia, è un venticello”.
G.Donizetti: “Don Pasquale” – “Cheti, cheti, immantinente”.
V.Bellini: “I Puritani” – “Suoni la tromba e impavido”.
E. Di Capua: “O sole mio”
San Lorenzo in Campo, 16 luglio 2011
In una calda serata estiva, nella meravigliosa cornice dell’antico teatrino “Tiberini” di San Lorenzo in Campo si è celebrata l’ultima serata del Festival Musicamare 2011 e titolata “Tra il Serio e il Faceto” che ha avuto il culmine con la premiazione dei “Tiberini d’Oro” a Simone Alaimo e al nipote, Nicola Alaimo mentre i “Tiberini d’Argento” sono stati assegnati al soprano Silvia Tortolani e alla pianista Mirca Rosciani.
La serata è stata vivacizzata dalla battagliera e simpaticissima Giosetta Guerra che ha saputo come sempre ormai da anni condurre la serata attraverso approfondimenti musicali e sagaci battute. La Guerra è stata coaudiuvata per le premiazioni dai nipoti Chiara ed Edoardo Gamurrini, preparatissimi ed attenti ai tempi di presentazione ed assolutamente credibili nonostante la giovanissima età.
A causa di una improvvisa indisposizione del soprano Silvia Tortolani l’intero programma è stato per intero affidato alle due voci maschili. I due autentici mattatori: Simone e Nicola Alaimo. Maestro accompagnatore al pianoforte Mirca Rosciani e premio “Tiberini d’argento”.
Simone Alaimo premiato con il Tiberini d’oro è un musicista di prim’ordine, mostrando la sua consueta e scrupolosa attenzione al fraseggio e all’interpretazione con quella indiscussa classe che lo hanno fatto conoscere in tutto il mondo. Simone Alaimo ha cantato con sicurezza e accento elequente le pagine dal Macbeth, dall’ Attila. nel duetto con Nicola Alaimo ha mostrato tutta la sua vibrante e incisiva autorevolezza. Artista poliedricoed istrionico, Simone Alaimo, si è poi trasformato in brillante “comico” sfoderando il suo forte temperamento teatrale che trova la sua massima espressione nelle scene dal Barbiere di Siviglia e dal Don Pasquale. Alaimo è un Basilio e un Don Pasquale fantasioso, disinvolto e impetuoso senza cadere nel caricaturale.
Suo degno partner, il baritono Nicola Alaimo premiato anch’esso con il “Tiberini d’oro”, un cantante in costante e decisa ascesa. La voce è opoluneta e sempre sostenuta da una tecnica ineccepibile. Nicola Alaimo è sempre nitido nella dizione, il suo fraseggio è sempre incisivo e la sua linea di canto è sempre adeguata allo stile: patetica e aristocratica, ma anche brillantemente esuberante.
Sul finale della serata in occasione dei 150 anni dell’anniversario dell’unità d’Italia i due cantanti siciliani si sono cimentati nel bellissimo e struggente duetto “Suoni la tromba e intrepido” dai Puritani di V. Bellini che ha assolutamente infuocato il Teatro Tiberini che ha natturalmente portato a un secondo “bis”, la celeberrima “O sole Mio” coronata da una pioggia di coloratissimi coriandoli lanciati dai loggioni. Ulteriori dettagli su questa XXa edizione del “Premio Tiberini” le potete leggere qui.
Foto di Michele Palumbo