Nato a Verona nel 1987, Andrea Battistoni è uno dei giovani emergenti del panorama musicale internazionale. Dal gennaio 2011 è Primo Direttore Ospite del Teatro Regio di Parma, posizione che occuperà per tre anni e che prevede due produzioni operistiche e due concerti sinfonici ogni anno. Ha intrapreso giovanissimo una rapida carriera direttoriale che lo ha portato a esibirsi, con le rispettive compagini orchestrali, in importanti teatri e sedi concertistiche. Ha partecipato a diversi festival tra cui il Festival Internazionale “A. B. Michelangeli” di Brescia e Bergamo, Festival VeronaContemporanea, Festival Giovane del Rossini Opera Festival, Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, Festival Verdi di Parma. Attualmente è impegnato all’Arena di Verona, dove ha esordito dirigendo “Il Barbiere di Siviglia“ . Tra i suoi prossimi impegni, Rigoletto a Macerata e al Filarmonico di Verona, Il barbiere di Siviglia a Venezia, un concerto con l’Orchestra del Maggio Musicale di Firenze, Falstaff al Festival Verdi di Parma e Nabucco in Giappone con la Tokyo Philharmonic (2012). Sempre nel 2012 farà il suo debutto al Teatro alla Scala di Milano con una produzione nella stagione 2011/12; alla Philharmonie di Berlino alla testa della Orchestra della Deutsche Oper Berlin debutterà con Il trovatore in forma concerto. Nel 2013 dirigerà una nuova produzione di Nabucco alla Deutsche Oper di Berlino. Altre notizie su Andrea Battistoni li trovate nel suo sito ufficiale
Foto Roberto Masotti
Qual è il tratto principale del tuo carattere?
Dicono il narcisismo…
E il tuo peggior difetto?
La pigrizia.
Segno zodiacale?
Cancro.
Sei superstizioso?
Come disse Maupassant: “Non credo ai fantasmi, ma ne ho paura”…
Che rapporto hai con la spiritualità?
Non credo in nessuna religione, credo nelle potenzialità della mente e del cuore dell’uomo.
Hai mai sofferto d’invidia?
No.
Cosa volevi fare da grande?
Lo scrittore.
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Mia madre è pianista e mi ha sempre incoraggiato a studiare la musica.
Quali sono i tuoi ricordi più cari?
Tutti quei momenti di felicità vera che la vita regala.
Qual è stato il tuo momento di maggior orgoglio?
Sicuramente un debutto importante andato bene, penso ad un concerto al Teatro San Carlo o al recente concerto in piazza Castello a Torino.
Qual è la delusione più grande che hai mai avuto?
Dimentico in fretta le brutte esperienze e ricomincio da capo.
Cosa manca nella tua vita oggi?
Un po’ di relax senza pensieri.
Di che cosa hai paura?
Di non essere all’altezza delle molte aspettative, non solo nella musica.
Hai un sogno ricorrente?
No, li dimentico spesso svegliandomi.
Che importanza dai al denaro?
La sua giusta importanza, anche se mi danno del taccagno.
In cosa sei più spendaccione ?
Musica: compro molti cd e partiture.
Collezioni qualche oggetto?
Sono un appassionato di sigari toscani e cubani.
Quali sono le tue letture preferite?
Letteratura americana, da Kerouac a DeLillo e i postmoderni.
Qual è il tuo profumo preferito?
Il profumo della cannella.
Città preferita?
New York.
Colore preferito?
Rosso.
Fiore preferito?
Non li so mai distinguere l’uno dall’altro.
Il cantante o i cantanti preferiti?
Tom Waits è uno dei più grandi artisti viventi; nell’opera, Ruggero Raimondi.
Qual è stato primo disco che hai acquistato?
Credo una Quarta Sinfonia di Tchaikovsky diretta da Muti.
Qual è il film che hai amato di più?
Sono un grande appassionato di cinema, è difficile scegliere: forse “Quarto Potere”.
Qual è la stagione dell’anno che preferisci e perché?
L’inverno. Mi piace stare al caldo in casa e lasciarmi ispirare dalla neve e dal freddo notturno.
Che rapporto hai con la tecnologia e qual è il gadget tecnologico di cui non potresti fare a meno?
Rapporto normalissimo: il mio computer portatile mi accompagna ovunque, ma non sono un patito della tecnologia.
Che rapporto hai con la televisione?
Non la guardo quasi più, internet è l’unica fonte per informarsi e capire il mondo.
Che rapporto hai con la politica?
Piuttosto amareggiato dalle sterili risse tra schieramenti che non conducono più a nulla.
Hai delle cause che ti stanno particolarmente a cuore?
Sto cercando in tutti i modi di avvicinare le generazioni più giovani alla musica lirica e sinfonica, nel tentativo di farli partecipare ad un mondo di emozioni secondo me irrinunciabile.
Giorno o notte?
La notte.
Qual è la situazione che consideri più rilassante?
Un sigaro e un drink in compagnia degli amici.
Qual è il tuo ideale di giornata?
Sveglia tardi, relax totale tra libri e film, una passeggiata per la città e un concerto da dirigere alla sera, seguito da una bella cena in compagnia.
Qual è il tuo rifugio da tutto e tutti?
La musica degli autori che amo, non solo classici.
Qual’ è la musica che di solito fa da sottofondo alle tue giornate?
Di ogni genere: il mio iPod è schizofrenico – dal rock ai musical al jazz.
Cosa ti manca di più quando sei lontano da casa?
I colori di Verona e gli amici.
Qual è la vacanza o il viaggio che vorresti fare e che non hai ancora fatto?
Mi incuriosiscono i grandi deserti, mi piacerebbe visitarli, dal Sahara ai ghiacci delle Svalbard.
Chi o cosa ti imbarazza?
L’incomunicabilità con le persone mentalmente chiuse.
Com’è il tuo rapporto con il cibo?
Sono una buona forchetta, mangio di tutto, purtroppo per la mia linea…
Dieta mediterranea, dieta macrobiotica o fast food?
Tutte e tre, non mi faccio mancare niente.
Qual è il tuo piatto preferito?
Pasta “alla Norma”, cioè con le melanzane.
Vino rosso o bianco?
Rosso.
Il posto dove si mangia peggio?
In Svizzera.
La musica è stata una vocazione?
Sì.
A chi non ti conoscesse, cosa faresti ascoltare?
La mia interpretazione della “Patetica” di Tchaikovsky.
Come segui l’evoluzione della tua professione?
Senza ansia, affrontando passo dopo passo gli impegni come se ognuno fosse il più importante.
Se in questo momento ti fosse data l’opportunità di scegliere un’opera, cosa sceglieresti?
La “Turandot”.
Cosa fai un’ora prima di salire sul podio?
Non so mai cosa fare, mi aggiro per il retropalco.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Acqua naturale.
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
Mi infondo forza e coraggio!
Stato d’animo attuale?
Agitato e felice.
Il tuo motto?
“Inutile preoccuparsi, me ne occuperò al momento opportuno”.