Trieste, Teatro Verdi, Stagione Lirica 2010 /2011
“LA MEDIUM” ( The Medium)
Tragedia in due atti.
Libretto e musica di Gian Carlo Menotti
Madame Flora TIZIANA FABBRICINI
Monica MANUELA KRISCAK
Mrs.Gobineau ILARIA ZANETTI
Mr.Gobineau GIULIANO PELIZON
Mrs.Nolan ANNIKA KASCHENZ
Toby GIULIO CANCELLI
“GIANNI SCHICCHI”
Opera in un atto di Giovacchino Forzano
Musica di Giacomo Puccini
Gianni Schicchi GEZIM MYSHKETA
Lauretta DILETTA RIZZO MARIN
Zita GIOVANNA LANZA
Rinuccio CARLOS NATALE
Gherardo FRANCESCO PICCOLI
Nella ILARIA ZANETTI
Gherardino OSMAN SPANGHER
Betto di Signa FEDERICO BENETTI
Simone GIULIANO PELIZON
Marco FEDERICO LONGHI
La Ciesca ANNIKA KASCHENZ
Spinelloccio / Ser Amantio ALESSANDRO BATTIATO
Pinellino SIMONE ALBERTI
Guccio MARIO BELLANOVA
Orchestra del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
Direttore Matteo Beltrami
Regia Giulio Ciabatti
Scene Pier Paolo Bisleri
Costumi Giuseppe Palella
Luci Nino Napoletano
Nuovo allestimento del Teatro Verdi
Trieste, 18 maggio 2011
E’ davvero una serata doppia quella che ci presenta la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste con questo dittico composta da “La Medium” di Gian Carlo Menotti e “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini.
Doppia perché si compone di due titoli, ma doppia anche nell’esito. Se da una parte assistiamo ad un atto unico lento, cupo, datato come l’opera di Menotti (che mostra musicalmente e drammaturgicamente molto più dei suoi 64 anni) dall’altra ci è sempre più chiaro il fatto che “i capolavori sono immortali”. Così Giacomo Puccini e la sua novantatreenne opera vincono la palma dell’allegria, della bellezza, dell’immortalità. Tale ci è sembrata questa edizione dell’opera ambientata a Firenze ma, per volere del regista Giulio Ciabatti, posticipata dal 1299 all’epoca in cui venne composta: ricca di colpi di scena, brillante, al confine con l’operetta tanto cara al pubblico triestino. E nonostante l’età, riesce a strappare ancora delle risate, segno di una satira ben riuscita che colpisce alcune caratteristiche comportamentali, invariate nei secoli…
Ne “La Medium” anche la regia diventa cupa, contorta oppure estremamente didascalica e, quindi, poco interessante. Interessante invece la scenografia di Pierpaolo Bisleri che sembra ricreare un quadro di Escher, nella visione prospettica sfalsata di scale in primo piano e contropiano, alla quale si aggiunge, nel sottofinale, una proiezione delle stesse scale ruotanti….un vero thriller Hitchcookiano…almeno nelle immagini! Per il resto, il libretto è incosistente, molto esistenzialista e piuttosto indigeribile. E’ grazie all’interpretazione teatralmente convincente di Tiziana Fabbricini, una Flora di prestigio, di Manuela Kriscak, delicata ma potente Monica, e del mimo Giulio Cancelli che lo spettacolo si sostiene fino alla fine. Bene l’orchestra del Teatro guidata dal giovane Maestro Matteo Beltrami che riesce a destreggiarsi abilmente nella non facile partitura contemporanea.
Tutt’altro tono si diceva nella seconda parte della serata che, a titolo di cronaca, inizia con un ritardo di 15 minuti dovuti ad un improvviso malore di Manuela Kriscak che avrebbe dovuto interpretare Lauretta, prontamente sostituita da Diletta Rizzo Marin. E siamo stati fortunati perchè la Rizzo Marin ci regala una Lauretta “da manuale” con i pianissimi e i filati al posto giusto nella splendida “O mio babbino caro”. Applausi a scena aperta. Ma non è l’unica bella sorpresa della serata: il Gianni Schicchi di Gezym Myshketa è strepitoso, sia vocalmente che attorialmente parlando. Lo affianca un brillantissimo tenore nel ruolo di Rinuccio, Carlos Natale, argentino dal timbro particolarissimo e tecnicamente ineccepibile, e una credibile e godibilissima Zita di Giovanna Lanza. In generale la compagnia di canto asseconda pienamente sia l’orchestra che il palcoscenico, interpretando e cantando senza risparmio: bravi tutti!
Sala mezza vuota, pubblico disorientato dai ringraziamenti alla fine di “Gianni Schicchi”, tipici dell’operetta ma poco consoni a questa serata, ma generosi soprattutto con i quattro protagonisti sopracitati. Ultima replica, martedì 24 maggio. Foto Fabio Parenzan – Trieste