Il nome del Maestro Richard Bonynge si lega a quello della moglie, la grandissima Joan Sutherland, della quale ha segnato tutta la carriera. La sua attività direttoriale si è praticamente legata a quella della cantante. Particolarmente importante il recupero di una prassi esecutiva storico-filologica di opere Barocche (Handel, Bononcini, Graun), nonchè del repertorio francese e inglese romantico (Auber, Balfe, Wallace) e del tardo Ottocento (Delibes, Massenet, ecc.). Ha diretto nei maggiori teatri europei e americani. Dal 1976 al 1986 è stato direttore musicale dell’Australian Opera Company di Sydney. Questa intervista l’abbiamo realizzata qualche mese fa, ovviamente eravamo giunti a conoscenza del difficile stato di salute di Dame Joan, spentasi nel novembre scorso. Non abbiamo però voluto cavalcare l’onda emotiva di quella grave perdita e abbiamo aspettato l’ultima interpretazione discografica del Maestro Bonynge, l’opera Lurline di Wallace, per diffonderla.
Il tratto principale del tuo carattere?
La pigrizia.
Il tuo principale difetto?
L’indecisione.
Segno zodiacale?
Bilancia.
Superstizioso?
Si….meglio non parlarne…
Cosa volevi fare da grande?
Ah! Sicuramente Il milionario!
Letture preferite?
Le biografie, i grandi autori classici come Dickens, Austen e Thackeray.
Un libro che hai amato…
«Orgoglio e pregiudizio».
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Direi di no. Semplicemente mi dissero di fare ciò che volevo!
La delusione più grande?
Non ne ho avute molte… la mia vita è stata grandiosa!
I tuoi ricordi più cari?
Sono troppi… difficilissimo scegliere.
Che importanza dai al denaro?
Sono lieto di averne, quando si è anziani è importante, mi piace sapere di poter fare ciò che voglio.
In cosa sei più spendaccione?
Sono un collezionista… quadri, porcellane, autografi.
Ci racconti un tuo sogno ricorrente…
Sogno ogni notte, ma non ricordo cosa ho sognato.
Di che cosa hai paura?
Della gente.
Qual è il suo sogno più ambizioso?
Non penso di averne più, in quanto li ho realizzati pressocché tutti. Vorrei essere come il mio fantastico nonno, che è morto a 96 anni… felice in quanto aveva battuto la sorella che era morta prima di lui!
Il momento di maggior orgoglio?
Quand’è nato mio figlio.
La tua più grande sfida?
Cercare di far cantare tutti i cantanti con cui lavoro in maniera assolutamente meravigliosa.
Chi o cosa ti imbarazza?
Sono troppo vecchio per imbarazzarmi.
La situazione più rilassante?
Star seduto con amici dopo una giornata di lavoro a chiacchierare e a bere qualcosa.
Materia scolastica preferita?
Francese.
Città preferita?
Venezia e San Pietroburgo.
Colore preferito?
Il verde.
Fiore preferito?
La rosa.
La vacanza o il viaggio che vorresti fare?
Esplorare la Russia e tutti i suoi teatri.
La tua giornata ideale?
Svegliarmi alle 9 o alle 10 con nessuno che mi secchi.
Il tuo rifugio?
La Svizzera.
Il film più amato?
Scelta impossibile… ne guardo così tanti che impazzirei nel sceglierlo.
La stagione dell’anno?
L’inverno e la primavera in Svizzera.
Il posto dove si mangia peggio?
L’Australia, negli anni ’40, gli anni della mia giovinezza.
Il tuo rapporto con il cibo?
Amo il cibo, mi dà un enorme piacere, ma non so cucinare.
Piatto preferito?
Il gelato al cioccolato.
Il tuo piatto forte in cucina?
Nessuno… ma sono un esperto del microonde.
Vino rosso o bianco?
Entrambi, anche se tendo a bere maggiormente il vino rosso.
Cosa non manca mai nel tuo frigo?
Il formaggio.
Il tuo debole in cucina?
Il problema non sussiste, in quanto al cucinare…da questo punto di vista proprio non ci vado.
La tua colonna sonora preferita?
Fatemi ascoltare Bellini !!!
Il cantante preferito?
Non ho intenzione di rivelarlo…Non lo dirò mai!
Il tuo rapporto con la televisione?
Guardo dei DVD per evitare la spazzatura che c’è in TV.
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Nulla… Penso: «Creiamo un pò di magia» e vado avanti.
Cosa non manca mai nel suo camerino?
Solo acqua.
A cosa pensa quando ti guardi allo specchio?
Beh, mi piace guardarmi allo specchio meno di quanto ero solito da giovane…
Come vorresti morire?
Rapidamente.
Stato d’animo attuale?
Sereno.
Il tuo motto?
Cerca di godere ogni giorno per come viene.
Desideriamo ringraziare l’amica Candice Wood che ha contribuito in modo determinante alla realizzazione di questo “Senza trucco!”.
Versione italiana a cura di Paolo Tancredi