Simone Kermes (soprano), Ensemble strumentale Le Musiche Nove, Claudio Osele (direzione).
Arie di Alessandro Scarlatti (“Telemaco”, “Il prigioniero fortunato”, “Il Mitridate Eupatore”, “La gloria di primavera”, “Erminia”), Giovanni Bononcini (“Serse”, “Endimione”, “Griselda”), Antonio Caldara (“Cajo Marzio Coriolano”, “Il nome più glorioso”), Antonio Maria Bononcini (“La conquista del vello d’oro”), Nicola Matteis (Balletto per ensemble), Riccardo Broschi (“Merope”). 1 CD Sony Classical 88697789202. 73.45
Dopo il grande successo ottenuto dall’album Lava, una raccolta di arie da opere di autori napoletani del XVIII sec. edito dalla RCA, Simone Kermes con il fondamentale appoggio di Claudio Osele e Le Musiche Nove, prova a bissare l’esito fortunato di Lava con questo Colori d’amore, altro florilegio di arie, pressochè tutte in prima incisione assoluta, di autori tra la fine del XVII e inizio del XVIII sec. Pagine di notevole pregio e che esprimono i più vari “affetti”, secondo lo stile proprio dell’opera seria barocca. Da quelle più spettacolari, come Ondeggiante, agitato da “Il prigioniero fortunato” di Scarlatti, un’autentica sfida virtuosistica tra voce e tromba solista, alle arcadiche atmosfere dell’Ombra mai fu dal “Serse” versione Bononcini o di Canta dolce il rosignolo da “La gloria di primavera” di Scarlatti. In quanto a Simone Kermes, va senz’altro detto che è una cantante di indubbia personalità interpretativa, fantasiosa nelle varie espressioni vocali che però, rispetto a Lava, appaiono meno accurate, soprattutto la dizione è alquanto oscura. La tendenza generale è quella di “suonare” un po’ troppo, a scapito di una accentazione pressochè inesistente. Va comunque detto che siamo difronte a un album notevolissimo, senza dubbio uno dei migliori recitals barocchi usciti recentemente. Di pregio, l’esecuzione degli strumentisti de Le Musiche Nove e del loro direttore, Claudio Osele.