Lavori da diva in corso

È probabile che la madre della piccola Belle Silverman, ovvero colei che sarebbe diventata una delle più grandi cantanti liriche di tutti i tempi, Beverly Sills, abbia correttamente intuito che se ci fossero stati fondi sufficienti per fornire un’istruzione ai suoi bambini, suo marito, nonché il padre dei suoi figli, li avrebbe destinati all’educazione universitaria dei due maschi e se fosse rimasto qualcosa per Belle, bene; altrimenti, bene lo stesso – forse avrebbe potuto aggiudicarsi una borsa di studio. Uno dei requisiti del matrimonio, dopo tutto, non è un’istruzione universitaria. Ma la madre di Beverly Sills proprio non poteva accettare la filosofia del marito e, guardando a lungo la sua bionda e paffutella figlia, decise che di certo avrebbe avuto un’istruzione.
La signora Silverman amava i soprano di coloratura – era dotata di una buona voce e riusciva a cantare seguendo la Galli–Curci e Lily Pons mentre era in cucina – e ben presto cominciò a portare con sé la piccola Belle a vedere Lily Pons. I sabati erano dedicati a lei e ai suoi progetti di far della figlia una donna istruita. Una volta le disse: “Un giorno siederai a tavola con un francese da un lato e un italiano dall’altro e sarai capace di conversare con loro.” Quel giorno sarebbe effettivamente arrivato.
Quando la piccola Belle aveva quattro anni, la madre lesse un annuncio su un quotidiano in cui si ricercavano bambini di talento per lo spettacolo radiofonico Rainbow House dell’allora noto Big Brother Bob Emery, ai quali sarebbe stata fornita anche la debita formazione. Sua madre era certa che Belle avesse talento: aveva memorizzato le ventidue arie cantate dalla Galli-Curci che erano sul suo disco e poteva raggiungere tutte le note alte. Dato che Rainbow House andava in onda di sabato, la signora Silverman decise che bisognava provarci.
Bob Emery, conosciuto come “Zio Bob”, era uno scaltro uomo d’affari. Ciò che attirava nel suo annuncio era la questione della formazione. Per poter avere una chance di apparire nel suo spettacolo radiofonico, gli interessati dovevano spendere 50 centesimi a settimana per delle lezioni che cominciavano alle nove. Per il primo quarto d’ora, imparavano a ballare il tip tap; poi seguivano altri quindici minuti di dizione; si proseguiva poi con un altro quarto d’ora di canto. Dalle nove e quarantacinque alle dieci Zio Bob sceglieva la ventina dei suoi circa trentasei studenti che sarebbero andati in onda con lui. Rainbow House andava in onda dalle dieci alle undici del mattino. Belle passò la selezione.
Dopo averla sentita a Rainbow House, Wally Wanger, un amico di famiglia e fratello del produttore cinematografico Walter Wanger, fece in modo che la piccola Belle cantasse all’inaugurazione del ristorante Queen Mary a Manhattan. In quell’occasione nacque Beverly Sills e il padre di Belle Silverman se ne sentì offeso. Wanger spiegò a papà Silverman che il nome della piccola doveva essere cambiato. “Non può comparir scritto Belle Silverman su un cartellone teatrale”, gli disse.
Dopo aver fatto regolarmente parte del cast di Rainbow House per quattro anni ed essere diventata un membro a pieno titolo della “famiglia” dello show, pur non partecipandovi ogni singolo sabato, nel 1936 Beverly Sills fece un’audizione per l’Original Amateur Hour del Maggiore Bowes, altra figura di spicco della radio americana.
Una signora chiamata Bessie Mack, la prima assistente del Maggiore, condusse l’audizione e, dopo cinque minuti dal loro incontro, divenne già Zia Bessie per Beverly. Dopo aver cantato per lei, la Mack andò nell’ufficio del Maggiore Bowes per parlargli. Il Maggiore, un uomo elegante e tarchiato, uscì dal suo ufficio e Beverly cantò per lui l’Aria delle Campanelle da Lakmé. A quel tempo, il Maggiore usciva con Mary Garden, una delle più grandi soprano statunitensi dell’epoca, e quindi doveva piacergli l’opera, al punto che l’ingaggiò per l’ Amateur Hour.
Belle apparve nello show col suo nome d’arte nuovo di zecca e cantò “Caro nome” dal Rigoletto di Verdi. Alla fine dell’aria, Beverly emise un MI acuto e lo mantenne. La risposta del pubblico fu travolgente. Vinse quella puntata dell’Amateur Hour e, prima che la trasmissione finisse, il Maggiore Bowes annunciò che Beverly Sills sarebbe stata ospite fissa della trasmissione Capitol Family.
Il suo debutto in questa trasmissione coincise col decimo anniversario dello show e fotografie pubblicitarie del Maggiore con Beverly apparvero in tutta la nazione. A causa della pubblicità che ne seguì, Wally Wanger, che continuava ad interessarsi alla carriera di Beverly, pensò che la bambina potesse diventare la prossima Shirley Temple. Poco dopo aver cominciato ad apparire in Capitol Family, quando aveva ancora sette anni,  Wanger presento Beverly e la madre all’agente Dorothy Cummings. A sua volta, la Cummings le presentò a Jack Skirball che di lì a poco produrrà Sabotatori e L’ombra del dubbio di Alfred Hitchcock. Skirball considerava Beverly Sills una specie di scherzo della natura ambulante: una bambina dalla pronuncia blesa e dal tipico accento di Brooklyn che era capace di cantare ad alta voce arie liriche.
Skirball decise di utilizzare Beverly Sills in un episodio della serie televisiva Uncle Sol’s Problem Court, che allora produceva. Il comico Willie Howard recitava la parte di Uncle Sol, un giudice che risolveva piccoli, divertenti problemi domestici nel suo tribunale. L’episodio in cui recitò Beverly Sills si chiamava Uncle Sol Solves It. Beverly interpretava una ragazzina con una gran voce, destinata a diventare una star della lirica, il cui problema era rappresentato dai genitori che volevano che andasse in Europa a studiare, mentre lei non voleva. Nell’episodio Beverly cantò “Il Bacio” di Arditi.
Quest’esperienza segnò l’inizio e la fine della carriera cinematografica della Sills: fu un’esperienza che le piacque, ma non era interessata al cinema – era determinata a diventare una star della lirica, senza alcun dubbio. Voleva essere una diva famosa e cantare al Met.
Lavorando per Capitol Family, la paga era di 65 dollari a settimana, che era uno stipendio di tutto rispetto anche per un artista adulto. Beverly voleva sostituire la spinetta da 5 dollari regalatale dalla madre con un vero e proprio pianoforte, ma suo padre insisteva affinché lei risparmiasse. Suo padre non aveva grande considerazione della gente dello spettacolo, ma pensava che delle lezioni di pianoforte fossero un’attività adatta alla sua bambina e non diede molto peso alla cosa.

Sua madre, d’altro canto, sapeva che Beverly desiderava davvero avere un buon pianoforte su cui studiare, così come lo sapeva il Maggiore Bowes. E decise di aiutarla. Quando sentì che i produttori del sapone da bucato Rinso stavano progettando il loro primo spot radiofonico cantato, suggerì loro di utilizzare la piccola Beverly. Non ci fu molto da dire: Beverly fu assunta per cantare il jingle. Fu pagata mille dollari per la pubblicità e poté permettersi il suo piano Baldwin.
Il Maggiore trovava divertente l’aver scoperto questa bambina talentuosa ed era molto interessato a vedere come avrebbe proseguito la sua carriera. Fu così che cominciò a dire alla madre che la bambina avrebbe dovuto seguire delle lezioni di canto: “Perché non le fa seguire delle lezioni di canto? Dovrebbe trovarle un insegnante di canto.” Alcune settimane dopo, la madre, dopo attente ricerche, trovò la sola insegnante di canto che Beverly doveva avere. Il suo nome era Estelle Liebling e fu colei che alterò il corso della vita della piccola Belle Silverman, ormai diventata Beverly Sills.