“Senza trucco!”… Roberto Servile

Il nome del  baritono Roberto Servile non abbisogna certo di molte presentazioni, essendo uno dei più apprezzati e poliedrici interpreti in attività. Dal suo debutto nel  1985  come  Marcello ne La Bohème di  Puccini, al fianco di Luciano Pavarotti, ha calcato i maggiori palcoscenici internazionali, cantando in un repertorio quanto mai vasto, che spazia da opere di Gluck ( Iphigénie en Tauride) a Rossini (Il barbiere di Siviglia), Bellini (La Straniera, Beatrice di Tenda, I Puritani), Donizetti (Lucia di Lammermoor, Roberto Devereux, La Favorita, Poliuto, ecc…), Pacini (Saffo), Mercadante (Emma d’Antiochia) , Verdi (Il Corsaro, Attila, Don Carlo, Un ballo in maschera, Macbeth, Traviata, Trovatore,Rigoletto, ecc.), fino a Puccini, Leoncavallo, Mascagni, Cilea. Recentemete ha cantato in Traviata e Trovatore alla Semper Oper di Dresda. Tra i suoi prossimi impegni, la Linda di Chamounix a Toulon e Simon Boccanegra a Tours. Altre notizie le trovate nel suo sito personale: http://www.robertoservile.it

Il tratto principale del tuo carattere?
La determinazione e la costanza.
Il tuo principale difetto?
Spesso l’essere troppo esigente e rigido nei confronti di me stesso.
Segno zodiacale?
Gemelli.
Superstizioso?
Vorrei non esserlo,ma spesso mi ritrovo a a fare qualcosa che denota una forte tendenza alla superstizione
Spiegati meglio…
Caro Giorgio la superstizione per me é esclusivamente relegata alla sfera “teatrale” e ti faccio subito un esempio:se per arrivare a teatro durante lo svolgimento delle recite,che si sono fino ad allora
svolte in maniera soddisfacente,ho adottato un certo percorso per nulla al mondo lo cambio nel timore che cambiare la “ritualità del percorso possa influire negativamente sulla realizzazione della mia
performance.Altra “mania”prima di una recita è quella di non firmare mai un autografo: prego gentilmente la persona che me ne ha fatto richiesta di tornare dopo la rappresentazione o se proprio non gli è possibile in un intervallo.Ce ne sarebbero ancora molte ma credo sia meglio parlare d’altro……
Cosa volevi fare da grande?
Il chirurgo.
Letture preferite?
Romanzi e saggi a carattere storico.
Un libro che hai amato

”Il nome della rosa” di Umberto Eco
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Assolutamente no.
La musica è stata una vocazione?
E’ stata una vocazione fin dall’adolescenza anche se in una forma diversa dagli sviluppi successivi.

Cosa ti manca di più nella tua vita di oggi?
La presenza dei miei genitori che non ci sono più.
La delusione più grande?
Vedere che gli italiani tendono sempre meno a salvaguardare il proprio patrimonio culturale.
I tuoi ricordi più cari?
L’amicizia con qualcuno che non è più di questo mondo e alcuni momenti di quando le mie bimbe erano piccole.
Che importanza dai al denaro?

Non ho mai dato molta importanza al denaro e l’ho visto soltanto come giusta ricompensa qualora me lo fossi veramente meritato.
In cosa sei più spendaccione?
Nell’arredamento della casa.
Collezioni qualche oggetto?
Si, ritratti di grandi operisti italiani, in particolare Giuseppe Verdi.
Raccontami un tuo sogno ricorrente?

Il mio sogno ricorrente è sicuramente quello in cui riesco a volare e mi sembra assolutamente normale che avvenga.
Di che cosa hai paura?
Ho molta paura di un mondo che sta sempre più andando verso una totale perdita dei valori più sacri quali l’amicizia, la solidarietà e il senso del dovere.
Il momento di maggior orgoglio?
Quando mi rendo conto che sono circondato da una famiglia dove regna l’amore e il rispetto.

La tua più grande sfida?
E’ quella di riuscire a conservare attraverso la tecnica canora l’integrità della mia voce nel corso degli anni e quest’anno compio 28 anni di carriera.
A te, chi o cosa ti imbarazza?
Mi imbarazza il pressapochismo e la mancanza di professionalità.
La situazione più rilassante?
Quando nella bella stagione mi posso abbandonare sulla mia amaca.
Materia scolastica preferita?
Storia.
Città preferita?
Adoro Firenze.
Colore preferito?
Verde.
Fiore preferito?
La rosa rossa.
La Vacanza o il viaggio che vorresti fare ?
I mari del Sud.
Giorno o notte?
Il giorno verso il tramonto.
La tua giornata ideale?
Alzarmi all’alba andare a pescare fin quando il sole è alto nel cielo,pranzo a base di pesce,pennichella pomeridiana e cena a lume di candela con la persona che amo.

Il tuo rifugio?
La mia abitazione in cima alla collina.
Il film più amato
?
”I soliti ignoti”.
La stagione dell’anno?
Senza dubbio l’estate.
Il posto dove si mangia peggio?
Gli Stati Uniti.
Il tuo rapporto con il cibo?
Terribile:sono troppo goloso!!!
Piatto preferito?
Sushi e Sashimi.
Il tuo piatto forte in cucina?
Trenette al pesto.
Vino rosso o bianco?
Bevo raramente, ma prediligo sicuramente il rosso.
Cosa non manca mai nel tuo frigo…
L’ananas.
La tua colonna sonora preferita?…Ossia la musica che ascolti in genere…
Lucio Battisti e Francesco De Andrè.

Il cantante preferito?
De Andrè.
Come segui l’evoluzione della tua voce?
Lavorando quotidianamente.
Se ti fosse data l’opportunità di scegliere un ruolo, cosa canteresti?

Tra i ruoli che non ho mai cantato Gerard dell’Andrea Chenier e fra quelli che ho già cantato il Simone Boccanegra.
Il primo disco acquistato?

Un 45 giri dei Giganti di cui non ricordo il titolo.
Il tuo rapporto con la televisione?
Sono molto interessato ai programmi Storici e di approfondimento.
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Dopo aver fatto i vocalizzi vado sul palcoscenico quando ancora il teatro è vuoto.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Mia moglie.
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
Penso che sarebbe necessario dimagrire almeno una decina di chili.
Come vorresti morire?
Vorrei morire sul palcoscenico nella scena finale dei “Due Foscari” di Giuseppe Verdi.
Stato d’animo attuale?
Indignazione per come noi italiani diamo sempre meno importanza alla nostra cultura.
Il tuo motto?
Adelante!