Basso-baritono dalla voce brillante ed estesa e intereprete di ruoli quanto mai diversi e disparati: da Belcore a Uberto, Papageno, Malatesta, Ping, Dandini, Schaunard, Mamma Agata… e molti altri ancora. Attore istintivo, istrionico, vero animale da palcoscenico, Paolo Bordogna si inserisce tra i nomi di spicco della tradizione dei “buffi”, come lo dimostrano le sue regolari presenze al ROF di Pesaro dove in questa edizione 2010 canterà Don Magnifico ne La Cenerentola (dall’11 agosto), Giove ne Le nozze di Teti e Peleo (19 agosto). Lo ritroveremo poi come Don Bartolo ne Le nozze di Figaro mozartiane a Rieti (il 26 e 28 agosto) a ancora ne La Cenerentola a Cagliari (dall’8 ottobre). Altre notizie su Paolo Bordogna le trovate sul suo sito ufficiale: http://www.paolobordogna.eu
Il tratto principale del tuo carattere?
La generosità.
Il tuo principale difetto?
Eccessiva fiducia nel prossimo.
Segno zodiacale?
Capricorno.
Superstizioso?
Per nulla.
Cosa volevi fare da grande?
Il medico.
Letture preferite?
Romanzi in genere e libri di posia.
Un libro che hai amato…
“Seta” di Alessandro Baricco
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Certo, in senso positivo. Il loro supporto costante mi ha permesso la libertà di scelta…sempre!
La musica è stata una vocazione?
Non saprei fare altro con lo stesso impegno…credo di essere nato per stare sul palcoscenico.
Cosa ti manca di più nella tua vita di oggi?
Quel sentimento che chiamiamo…amore.
La delusione più grande?
La puoi direttamente collegare alla parola che ho appena detto nella domanda precedente!
I tuoi ricordi più cari?
Cerco di non vivere di ricordi
Che importanza dai al denaro?
Serve e se c’è… è sicuramente meglio
In cosa sei più spendaccione?
Abbigliamento.
Collezioni qualche oggetto?
No, non mi ha mai interessato.
Raccontami un tuo sogno ricorrente?
Essere in palcoscenico senza sapere una nota dell’opera che devo interpretare…Mi sveglio in un bagno di sudore!
Di che cosa hai paura?
Di invecchiare non mi va proprio…
Il momento di maggior orgoglio
Quando ho smesso di fumare
La tua più grande sfida?
Non perdere mai il contatto con la realtà …. Sono un sognatore.
A te, chi o cosa ti imbarazza?
Non sono tipo che si imbarazza facilmente.
La situazione più rilassante?
Cucinare.
Materia scolastica preferita?
La ricreazione.
Città preferita?
Madrid.
Colore preferito?
Non ho preferenze, vado a momenti e a periodi.
Fiore preferito?
Le calle.
La Vacanza o il viaggio che vorresti fare:
la vacanza migliore è quella con la compagnia giusta.
Giorno o notte?
Che differenza fa…?… Dipende da ciò che devo fare.
La tua giornata ideale?
Per me non esiste
Il tuo rifugio
Il mio cervello.
Il film più amato?
“Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek.
La stagione dell’anno?
L’estate
Il posto dove si mangia peggio?
L’inghilterra…
Il tuo rapporto con il cibo?
Ottimo… Lo adoro
Piatto preferito?
Sarebbe un elenco troppo lungo!
Il tuo piatto forte in cucina?
I risotti in genere.
Vino rosso o bianco?
Ovviamente dipende dal piatto.
Cosa non manca mai nel tuo frigo ?…
Una bottiglia di Ruinart
Il tuo debole in cucina
Un uovo al burro…non so resistere!
La tua colonna sonora preferita?
In genere non ascolto opera, preferisco il sinfonico…Beethoven, Mahler, Tchaikovsky….
Il cantante preferito?
Non c’è non sono… mai stato un melomane.
A chi non conoscesse la tua voce, cosa le faresti ascoltare?
Lo inviterei ad un mio recital di musica da camera.
Come segui l’evoluzione della tua voce?
“Domandola” con la tecnica.
Se ti fosse data l’opportunità di scegliere un ruolo, cosa canteresti?
Trovo fanstastica la Despina di Così fan tutte
Il primo disco acquistato?
Ricordi vaghi e lontani…credo un lp di Prince o Madonna.
Il tuo rapporto con la televisione?
Non la guardo da almeno un paio di anni.
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Nulla di particolare, i classici vocalizzi.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Sulpice… il mio cane
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
In genere mi trovo orribile e…. “cambio canale”!
Come vorresti morire?
Nel sonno.
Stato d’animo attuale?
Direi…sereno.
Il tuo motto?
Scrissero questa frase parlando di Luigi Lablache “…mentre tutti il tengono giunto alla perfezione, egli solo nol crede, e ne dà continua pruova, non risparmiando studio né cura per avanzar se medesimo.”