“ALCINA”
Dramma per musica in tre atti su libretto anonimo, da L’isola di Alcina musicata da Riccardo Broschi Musica di Georg Friedrich Handel
Alcina, DANIELA EZQUERRA
Ruggiero, JOSEFINA BRIVIO
Bradamante, KIRSTEN SOLLEK
Morgana, PAMELA FLORES
Oronte, ANDREW BIDLACK
Melisso, PATRICIO SABATE’
Oberto, MARCELA GONZALES
Coro e Orchestra del Teatro Municipal di Santiago
Direttore Eduardo Browne
Regia Marcelo Lombardero
Scene Enrique Bordolini
Costumi Imme Moller
Santiago, 27 giugno 2010
Il Teatro de la Escuela de Carabineros è lo spazio che ha accolto la stagione lirica del Teatro Municipal de Santiago, danneggiato dal terremoto del febbraio scorso. Fortuntamente nei prossimi giorni, precisamente il 4 agosto è annunciata la sua riapertura. Salvata la stagione lirica si è così potuto assistere a questa bella edizione delo, no restó méritos a la función de la ópera de Händel. Di rilievo il soprano santiaguina Daniela Ezquerra che ha fatto di Alcina un personaggio ricco di sottigliezze, di grande femminilità nel quale la donna e la maga si mescolano mirabilmente. La sua interpretazione dell’aria di Ah, mio cor! è stato uno dei momenti più alti della serata per squisitezza interpretativa e raffinata linea di canto.
Meno convincente La Morgana dell’altro soprano cileno, Pamela Flores. La voce si presenta non particolarmente duttile e scorrevole, solo nel corso dell’opera riesce a prendere quota e dare un certo spessore vocale e interpretativo al personaggio.
Nel difficile ruolo di Ruggiero il mezzosoprano peruviano Josefina Brivio si è trovata ad affrontare non comuni difficoltà tecniche da affrontare, la linea di canto e lo stile sono sono encomiabili ma, purtroppo il timbro è quanto mai velato e opaco. Kirsten Sollek ha dato a Bradamante una voce sicura, fresca e di bel timbro.
Nei due ruoli maschili, spiccano la duttilità vocale e le qualità interpretative del giovane tenore Andrew Bidlack al quale auguriamo un promettente futuro. Buona prova anche per il baritono Patricio Sabaté che a dato a Melisso una voce ben timbrata e sicura su tutta la tessitura.
La regia di Marcelo Lombardero e le scene e le luci di Enrique Bordolini ci portano nelle correnti artistiche della fine anni 60 e 70, come la Pop Art e l’Arte psichedelica. Il direttore Eduardo Browne ha saputo concertare con sicurezza e riuscendo a tenere l’ Orquesta Filarmónica de Santiago che, inizialmente è parsa piuttosto incerta, soprattutto nel settore degli archi. Buoni gli interventi del Coro del Teatro Municipal.