Orchestra “I Barocchisti”, Coro della Radiotelevisione svizzera, Diego Fasolis (direzione). Arie da “Imeneo”, “Floridante”, “Arianna in Creta”, “Tamerlano”, “Serse”, “Amadigi di Gaula”, “Parnasso in festa”, “Agrippina”, “Radamisto”, “Orlando”. Virgin, 1 cd – 69457401
Chi conosce la discografia di Cencic non può non ricordare le copertine decisamente antinconvenzionali che hanno sempre contraddistinto questo cantante “barocco”. Una costante ricerca di un’immagine che ci mostra un cantante originale e di grande personalità. Così, dopo essere apparso “rasato” nell’album dedicato a Rossini, ora in questo cd handeliano si presenta con uno stile da “bravo ragazzo”… ma non troppo. Cencic non è solo un cantante originale nell’apparire, ma anche nel suo modo di affrontare quello che canta, mettendo in luce un temperamento interpretativo che lo contraddistingue dagli altri controtenori. Nondimeno, colpiscono e affascianano, il suono rotondo, ampio, carnoso, l’omogeneità nella tessitura vocale e il mordente delle colorature. A questo “temperamento” Cencic forse si affida troppo e, alla fine, il risultato complessivo appare un po’ uniforme, anche se il rapporto tra arie “lente” e “rapide” è equilibrato. Perfettamente in linea con l’interprete anche Diego Fasolis con i suoi brillanti “Barocchisti”. Un’ultima considerazione: sembra che il mercato discografico sia concentrato su recital vivaldiani e handeliani….siamo a un passo dall’overdose!