Sinfonie da chiesa op. 1 (Modena 1699), Arie tratte dall’ opera Engelberta (Milano, 1708) Angelo Manzotti, sopranista. Ensemble “Isabella Leonarda”. 1CD Concerto, 2009. Prima registrazione assoluta.
Nato a Milano nel 1686, Andrea Stefano Fioré, nome oggi del tutto sconosciuto ai più, è stato un vero “enfant prodige” della musica italiana. Allievo, fra gli altri, di Arcangelo Corelli a Roma, si conquistò l’ammirazione e la stima di celebri contemporanei come Johann Joachim Quantz (il celebre teorico e flautista) e Benedetto Marcello, che cita «l’ammirabil maestria» e il «vasto talento» del compositore. Fioré fu attivo soprattutto presso la corte dei Savoia (le “Sinfonie”, che il compositore scrive a tredici anni, «figlie più tosto del genio che del sapere», sono infatti «consagrate all’altezza reale di Vittorio Amedeo II, duca di Savoia e principe di Piemonte»). Come per quasi tutti i compositori dell’epoca, considerati alla stregua di “artigiani”, Fiorè scrisse, oltre a molte composizioni sacre dedicate alla Cappella Reale Sabauda, anche molta musica vocale, fra cui, per il teatro, Engelberta, rappresentata al “Regio Ducal Teatro” di Milano nel 1708, e da cui, in questa incisione, vengono presentate, sempre in prima mondiale, le arie più significative, nell’interpretazione Angelo Manzotti. Il cantante mantovano, come ho avuto modo di dire in altre occasioni, non ha una voce particolarmente fonogenica, ma è tecnicamente agguerritissimo (possiamo aggiungere che, per le sue possibilità tecniche, queste arie sono fin troppo “facili”) e sempre estremamente espressivo e sensibile a colorare la linea di canto. Un disco di sicuro interesse.