Teatro Regio di Parma – Stagione Lirica 2010
“SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE”
(Ein Sommernachtstraum)
Musiche di scena per soli, coro e orchestra Op. 61.
Musica di Felix Mendelssohn-Bartholdy
Testo di William Shakespeare nella traduzione di Luca Fontana
Soprano, ELENA MONTI
Mezzosoprano, ANNA MARIA CHIURI
Ensemble Attori Fondazione Teatro Due:
Oberon, Teseo, ALESSANDRO AVARONE
Titania, Ippolita, PAOLA DE CRESCENZO
Puck , LUCA NUCERA
Grande Fata, FEDERICA BOGNETTI
Ermia, FEDERICA VAI
Elena, IPPOLITA BALDINI
Demetrio, FRANCESCO GHERARDI
Lisandro, GIANLUCA PARMA
Filostrato, Egeo, MASSIMILIANO SOZZI
Peter Quince, Prologo, ANTONIO TINTIS
Nick Bottom, Piramo, NANNI TORMEN
Tom Snout, Muro, MASSIMILIANO SBARSI
Francis Flute, Tisbe, FILIPPO GESSI
Snug, Leone, MARCO DE MARCO
Robin Starveling, Chiarodiluna, SERGIO FILIPPA
Orchestra e Coro del Teatro Regio di Parma (M.o del coro: Martino Faggiani)
Direttore Yuri Temirkanov
Regia Walter Le Moli
Costumi Gianluca Falaschi
Spazio scenico Tiziano Santi
Luci Claudio Cloretti
Allestimento del Teatro Regio di Parma e Fondazione Teatro Due.
Parma, 25 febbraio 2010
Il secondo titolo della stagione Lirica del Regio di Parma ha visto l’esecuzione di “Ein Sommernachtstraum” di Felix Mendelssohn-Bartholdy, musiche di scena composte da Mendelssohn per Federico Guglielmo IV di Prussia in occasione della rappresentazione del lavoro shakespeariano al palazzo di Potsdam nel 1843. Capolavoro della maturità artistica del musicista, una delle piu preziose partiture romantiche ottocentesche per quell’aura fiabesca, aerea, della pièce shakespeariana. Ogni episodio musicale è marcato da un segno espressivo molto forte nel suo alternarsi ai numeri di prosa. La partitura riesce a restituire musicalmente la natura composita del testo nel quale confluiscono fonti assai eterogenee (leggende popolari, Ovidio, Boccaccio). Oggi sarebbe improponibile allestire una rappresentazione del Sogno in forma integrale come si usava nell’800, tra poema e musica la durata sarebbe quasi di quattro ore (senza intervalli). Ovvia, quindi, una drastica riduzione del testo affiancandolo alla musica. A Parma la collaborazione con il Teatro Due ha prodotto un lavoro di altissima levatura, Temirkanov e Le Moli hanno hanno proposto uno spettacolo rispettoso ma vivace e assai efficace sul piano musical-teatrale, pur selezionando quanto di meglio era possibile assemblare in circa 110 minuti. L’esecuzione musicale ha visto il direttore russo animare l’Orchestra del Regio in una performance di delicata e toccante precisione. Pregevoli gli interventi del coro e delle due voci soliste. La principale sorpresa di questo spettacolo arriva dalla strepitosa compagnia del Teatro Due, la quale ,pur nella sintesi di una trama complessa si prodiga in una recitazione brillante, fantasiosa e di gusto. Spazio scenico, ridotto, ma usufruito al meglio, grazie all’impianto scenico firmato da Tiziano Santi. I bizzarri e colorati costumi di Gianluca Falaschi completano il quadro. Tra la folta schiera degli attori primeggia il Puck di Luca Nucera, autentico folletto , attorno a lui una affiatata compagnia. Successo di pubblico, pieno e convinto. Foto di Roberto Ricci, Teatro Regio di Parma