Il basso Lorenzo Regazzo, è nato a Venezia. Ha compiuto studi umanistici e musicali, diplomandosi in pianoforte, direzione di coro, composizione e canto didattico. Si è quindi perfezionato con Sesto Bruscantini esordendo nell’Inganno felice di Rossini, al ROF di Pesaro nel 1994. Quale affermato interprete del repertorio mozartiano e rossiniano è regolarmente invitato nelle maggiori istituzioni concertistiche e teatrali internazionali. Non meno importanti le sue incursioni nel teatro Barocco, in particolare Vivaldi e Handel, come testimoniano le incisioni discografiche che lo vedono protagonista di arie vivaldiane e handeliane. Dall’11 al 16 febbraio 2010 è Don Basilio ne Il Barbiere di Siviglia alla Fenice di Venezia. Tra i suoi prossimi segnaliamo: Leporello nel Don Giovanni a Budapest e Monaco, Figaro ne Le nozze di Figaro a Bilbao e Tokyo, Giorgio ne I Puritani a Ginevra, Don Pasquale nell’opera di Donizetti al Teatro Olimpico di Vicenza e Don Basilio nel Barbiere a Salerno.
Il tratto principale del tuo carattere?
La riservatezza…forse
Il tuo principale difetto?
Certa intemperanza..a volte
Segno zodiacale?
Cancro
Superstizioso?
Una cosa giusta
Nel senso?…
Allora…sono un pò superstizioso;in particolare se il fatidico “gatto nero” mi attraversa la strada o nell’eventualità di passare sotto ad una scala. In entrambe le situazioni cerco di trovare scorciatoie alternative possibili. Ma più seriamente credo che alcune persone possano scatenare energie “negative” se non addirittura nefaste,da cui ovvimente bisogna cercare di stare alla larga,con un minimo di protezione.
Cosa volevi fare da grande?
Sognavo di fare il dentista,ma non so bene perchè.
Letture preferite
Preferisco i classici alla letteratura contemporanea. Poi i saggi di storia veneta.
Un libro che hai amato…
“Il gioco delle perle di vetro” di Hesse.
La tua ambizione da bambino?
Nessuna in particolare.
Hai mai gridato vendetta?
No mai, ma auspico sempre idealmente una certa giustizia…
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Assolutamente no.
La musica è stata una vocazione?
No,direi piuttosto una passione che è cresciuta nel corso degli anni, assieme al teatro.
Cosa ti manca di più nella tua vita di oggi?
Certa serenità che viene presumo da un contatto più stretto con la spiritualità.
La delusione più grande?
La ritorsione da parte di amicizie importanti.
I tuoi ricordi più cari?
Quelli legati ai miei anni del liceo, tanto studio ma anche momenti indelebili.
Che importanza dai al denaro?
Diventa importante allo scadere di mutui, pagamenti e commissioni varie, perchè non è mai abbastanza.
In cosa sei più spendaccione?
Le ultime novità dell’elettronica a volte mi portano a spese un po’ folli.
Collezioni qualche oggetto?
Fumetti dei super-eroi Corno anni 70.
Raccontami un tuo sogno ricorrente?
Devo eseguire davanti a da una platea enorme il primo concerto per pianoforte di Tchaikowski senza conoscerne una nota…Poi il sogno fortunatamente si interrompe all’attacco dell’orchestra. La vera rappresentazione onirica dello stresss!!!
Di che cosa hai paura?
Non della morte, ma del male fisico cronico.
Il tuo sogno più ambizioso??
Il paradiso in terra.
Gli ideali, le passioni sono importanti?
Si, se sono sempre rapportate alla realtà delle cose e della vita.
Il momento di maggior orgoglio ?
Quando riesco a trasmettere una qualche “verità”, in palcoscenico e nella vita.
A te, chi o cosa ti imbarazza?
La prepotenza e l’egocentrismo imperanti. Il vacuo, la vanità e l’accumulo.
La situazione più rilassante?
Hot Stone Massage.
Materia scolastica preferita?
Storia,specialmente quella moderna.
Città preferita?
Ehm…mah..si…Venezia!!
Colore preferito?
Azzurro.
Fiore preferito?
Ciclamino
La Vacanza o il viaggio che vorresti fare ?
Vorrei trovare il tempo per visitare con calma tutte le isole e isolette della laguna veneta. Forse un giorno..da pensionato..
Giorno o notte?
Primo pomeriggio.
La tua giornata ideale…
Normalissima e a volte banale nell’azione, ma attivisima nel pensiero e nei propositi.
Il tuo rifugio?
Il mio letto.
Il film più amato?
Due: “Il pranzo di Babette” e “Un cuore in inverno”
La stagione dell’anno
la fine dell’ estate.
Il posto dove si mangia peggio?
Nei kebab di Parigi.
Il tuo rapporto con il cibo?
Rigore, tentazione e peccato.
Piatto preferito?
“Bigoli in salsa”….spaghettoni con le acciughe…per chi non è veneto!
Il tuo piatto forte in cucina?
I surgelati.
Vino rosso o bianco?
Rosso.
Cosa non manca mai nel tuo frigo ?…
Yogurt, insalata e succo d’arancia
La tua colonna sonora preferita…?
Musica pianistica: Bach, Chopin, Listz, Debussy in primis. Adoro anche la musica per organo di Max Reger. Raramente ascolto Lirica.
Il cantante preferito?
Billie Holiday.
A chi non conoscesse la tua voce, cosa le faresti ascoltare?
Il mio recital Vivaldi e il Don Giovanni con Jacobs.
Come segui l’evoluzione della tua voce?
Cerco di non insistere sugli “estremi(smi)”, ma di concentrarmi più sulle perculiarità della voce in sè. Pur con pregi e difetti, vorrei che la voce diventasse sempre più un vincolo di “emozioni” e di crescita.
Se ti fosse data l’opportunità di scegliere un ruolo, cosa canteresti?
Preferirei invece un grande ruolo della commedia goldoniana.
Il primo disco acquistato?
Un vinile: il secondo concerto di Brahms eseguito da Sviatoslav Richter.
Il tuo rapporto con la televisione?
Non lo nego, mi fa compagnia a volte, specialmente quando sono all’estero.
C’è un orrore in tv?
Tutto diventa auspicabile e plausibile in funzione dell’audience (quindi del denaro). C’è un imbarbarimento graduale e silenzioso della tv.
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
…i vocalizzi.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Biscotti e una banana.
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
…-“Sono io quello??”
Come vorresti morire?
Senza stillicidi.
Stato d’animo attuale?
Umorale ma combattivo.
Il tuo motto?
C’è un tempo per ogni cosa.