“Senza trucco!”…. Angel Odena

foto di Antonio Bofill

Catalano di Tarragona, profondamente legato alla sua terra, alla sua città e alla sua famiglia. Riservato da apparire quasi timido, Angel Odena ha però dalla sua la forza della perseveranza che, anche se,  essere paziente, è stata una conquista, acquisita con il tempo.  Adesso, passo dopo passo,  con molta umiltà, perseveranza e passione, lo stanno facendo apprezzare  come uno dei più interessanti baritoni della sua generazione.  Grande amante dell’opera italiana, con una particolare preferenza per i titoli verdiani che sta affrontando con molta attenzione e cura, Odena vanta un repertorio alquanto vasto, che comprende autori francesi, tedeschi e le grandi Zarzuelas spagnole.
Il tratto principale del tuo carattere?
La determinazione. Fondamentale per chi fa un lavoro come questo nel quale si devono affrontare non poche difficoltà e si ha spesso voglia di mollare tutto!
Il tuo principale difetto?
L’impazienza, una mia tendenza a volere tutto subito. Ovviamente adesso non è più così. Fortunatamente, con l’età, ho imparato a dare tempo al tempo…
Segno zodiacale?
Scorpione
Superstizioso?
Direi proprio di no. C’è stato un punto della mia vita in cui ho detto che era assurdo esserlo
Cosa volevi fare da grande?
Ho studiato e mi sono laureato in geografia, contemporaneamente però studiavo pianoforte. A pensarci bene, credo che non mi sarebbe dispiaciuto dedicarmi alla politica
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Sicuramente mi ha molto incoraggiato nello studio della musica, anche in quei momenti in cui, come è normale, specie quando si è giovani e si è ribelli….
E la passione per il canto?
Entrando in un coro, quando avevo 17 anni, qui mi hanno incoraggiato ad andare a studiare canto
Che importanza dai al denaro?
Credo la giusta. Ti aiuta a migliorare la qualità della vita, ma non raggiungere degli “status-symbol”. Non mi ha mai interessato avere una macchina grande o chissà quale villa… poi sono pure catalano! (risata)
Cioè?
In Spagna si dice che i catalani sono tirchi…
Il classico luogo comune che qui noi diamo ai genovesi…
Si… ma non credo proprio di essere tirchio. Molto semplicemente non mi interessa apparire…
Un sogno ricorrente?…
Come molti cantanti….sono anche io in preda al classico incubo che ti vede in scena e non ti ricordi nulla!
Di cosa hai più paura?
Degli aerei…poi, ovviamente poi ci sono le paure che nutri verso la tua famiglia, soprattutto i figli
Un bel ricordo?
Quando ho incontrato mia moglie
E uno triste?
La perdita di mio padre
Il tuo rifugio?
La mia città, Tarragona
Il tuo momento di massimo orgoglio?
La nascita dei miei figli. Ho due gemelli di quasi 3 anni
La cosa che ti imbarazza di più?
Fare questa intervista (risata). Sono sostanzialmente un timido e faccio un po’ fatica a parlare di me stesso
La tua più grande sfida?
All’inizio era arrivare a vivere facendo il cantante…adesso è, continuare a vivere, cantando!
La tua sveglia?…
I miei figli (risata)
La tua giornata ideale
Alzarmi al mattino e andare a lavorare. Mi piacciono molto le prove. Creare uno spettacolo è una cosa straordinaria! Fino ad oggi ho avuto la fortuna di avere sempre degli ottimi rapporti con i colleghi.
La situazione più rilassante?
Essere in riva al mare
Materia scolastica preferita?
Il latino
Città preferita?
Oltre alla mia città, Roma e Barcellona
Colore preferito?
Il rosso
Fiore preferito?
La rosa
Vacanza ideale?
Quando riesco a farle,le trascorro con la mia famiglia. Ho trovato una casetta al mare, sul delta dell’Ebro. Ci arrivo con un’ora di macchina da casa mia. Una meraviglia!…Non viaggiare almeno per la vacanza!
Giorno o notte?
Sicuramente il giorno. Cerco di alzarmi il prima possibile perché mi piace assaporare la giornata
Ami il cinema?
Certamente. Soprattutto quello europeo. Purtroppo non riesco ad andarci come vorrei.
Il film più amato?
Il mio film del cuore è “Nuovo cinema paradiso” di Salvatores. Amo le storie semplici che ti raccontano la quotidianità
E con la televisione?
La guardo troppo! Soprattutto i telegiornali ! Non riuscirei a stare senza poter sapere cosa succede nel mondo!
La stagione dell’anno?
L’estate
Il tuo rapporto con il cibo?
Troppo buono, direi… Quando sono in Italia è un continuo “attentato” alla bilancia!
Piatto preferito?…
Tutti i tipi di pasta
Hai un debole per?…
Il pane…
Che voto ti dai ai fornelli?
Non vado oltre la sufficienza…molto meglio trovare pronto (risata)
Avrai un piatto forte,comunque…
Pesce al forno, preparato con patate, pomodori…aromi. Nulla di particolarmente elaborato
Il posto dove secondo te si mangia peggio?
Diciamo che gli Stati Uniti in genere non offrono una cucina particolarmente sana
Vino rosso o bianco?
Vino rosso catalano
Il tuo primo lavoro?
Come cantante, è stato un concerto vicino a Tarragona dove cantavo il “Requiem” di Faurè. Ma avevo già iniziato a guadagnare qualcosa con lezioni di solfeggio, pianoforte
Il cantante preferito?
Placido Domingo, José Carreras, Giacomo Aragall e Leo Nucci. Mi piacerebbe conoscere Nucci. E’ un grande! Vorrei chiedergli consigliarmi. Avrei molto da imparare!
A chi non conoscesse la sua voce, cosa le faresti ascoltare?
Quando canto sotto la doccia (risata)…Battute a parte, credo che gli farei sentire qualche momento della “Thais” di Massenet
Ricordi il primo disco acquistato?
Credo il “Rigoletto” con Renato Bruson, che comperai a Barcellona
E a casa tua che musica si ascolta?
Sempre opera! Di solito l’opera che dovrò preparare. Mia moglie è pianista e anche i miei figli ormai sono “contagiati da questo virus! Soprattutto mio figlio…quando canta papà poi!!! (risata). Comunque capita anche di ascoltare dell’altro, in particolare una, per me bravissima cantante spagnola che si chiama Pasion Vega.
Come segui la tua vocalità, la tua carriera?
Come baritono, guardo a Verdi in modo particolare: ho già cantato “Traviata”, “Un Ballo in Maschera”, Ford del “Fastalff”, con attenzione e senza fretta punto a cantare altri ruoli verdiani. Credo di avere una voce abbastanza che mi consente di cantare anche ruoli come il  Kurwenal nel “Tristan und Isolde”, o il Valentin del “Faust” di Gounod. Bisogna anche dire che una carriera la devi sapere costruire mediando tra quello che vorresti cantare e quello che ti viene offerto
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Nulla di particolare, i classici vocalizzi

Il baritono Angel Odena è nato  a Tarragona, ha studiato nel conservatorio della sua città natale, approfondendo poi gli studi nell’Accademia Lirica di Mantova, sotto la direzione di Katia Ricciarelli e perfezionandosi con il tenore Eduard Giménez. Ha debuttato nel 1994 nella “Bohème” nel Teatro Petruzzelli di Bari, iniziando una brillante carriera che a tutt’oggi comprende più di 50 titoli, dal belcanto  bel canto romantico ha incorporato opere di Rossini e di Donizetti, del repertorio classico ha interpretato opere di Haydn e Mozart, mentre le sue incursioni nel repertorio francese si centrano in “Roméo et Juliette”, “Faust”, “Samson et Dalila”, Thaïs e uno dei suoi grandi personaggi:Escamillo, della popolare “Carmen”, cantanto a Jerez, Palermo, Tolosa e recentemente all’Arena di Verona Le capacità vocali e interpretative di Àngel Òdena lo avvicinano in particolare alle
opere di Giacomo Puccini, di cui tra le altre opera ha cantato Turandot ad Amburgo e alla re-inaugurazione del Gran Teatre del Liceu di Barcellona. Inoltre ha interpretato
altri due grandi classici del verismo, “
Cavalleria rusticana” e “Pagliacci“. Nel Teatro Real di Madrid ha participato in una serie di opere liriche di compositori
spagnoli (Chapí, Albéniz, Bretón, Arrieta, MorenoTorroba, Falla, Albéniz, Sorozábal, Rodrigo, Monsalvatge, Granados). Dopo Le Villi nel Auditorio Príncipe Felipe di Oviedo.
Tra i suoi prossimi impegni: la registrazione di un disco dedicato a musiche di Gustavino,
“La Bohème” a Santander, “Tristan und Isolde” a Las Palmas, “Falstaff” a Bilbao e Barcellona, “Simon Boccanegra” a Madrid, Carmen” a Barcellona.
ritratti fotografici di Antonio Bofill