In queste settimane sta interpretando Gilda in Rigoletto al Teatro Real di Madrid, dove a breve sarà anche Susanna ne Le nozze di Figaro mozartiane. Una cantante contrassegnata dall’eleganza dello stile, dalla non comune presenza scenica. Ma come è la Cinzia “senza trucco”?…Una donna timida, riservata, cresciuta a “pane e musica”. Ecco come si racconta la nostra Cinzia!
Il tratto principale del tuo carattere?
Sono una timida…determinata.
Il tuo principale difetto?
Sono una disordinata, “cronica”, ma ho un mio disordine…”organizzato”.
Segno zodiacale?
Sagittario…
Superstiziosa ?
Assolutamente no.
Cosa volevi fare da grande?
Sicuramente mi dovevo esprimere in un ambito artistico. Sono cresciuta si può dire a “pane e musica”, ma un’altra mia passione era l’architettura, quindi non mi sarebbe dispiaciuto diventare architetto.
La tua ambizione da bambina?
Fare la mamma.
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Indirettamente, forse. Con padre tenore e compositore, che a 3 anni mi faceva ascoltare il “Rigoletto”, sono stata quasi una predestinata!
A cosa leghi i tuoi ricordi più cari?
A mio fratello e alla nostra infanzia.
Cosa ti manca di più nella tua vita di oggi?
Forse un figlio.
La delusione più grande?
Sinceramente non credo di averne avute e comunque credo di avere la capacità di andare oltre.
Il tuo sogno più ambizioso?
Amo dipingere e un giorno mi piacerebbe esporre in una personale.
Il momento di maggior orgoglio?
Quando riesco a fare star bene qualcuno.
Un libro che hai amato…
“Il nome della rosa” di Umberto Eco.
Gli aggettivi per definire il tuo amore ideale…
Intelligente, sensibile e innamorato.
Lo hai trovato?
Direi di si…
Che importanza dai al denaro?
Non sono molto attenta al denaro e credo di essere una persona generosa. Non posso però negare che aiuti a vivere meglio.
Raccontami un tuo sogno ricorrente?
Di essere sul punto di sposarmi e di accorgermi che mi manca qualcosa nell’abito o negli accessori, e così rimando tutto.
Di che cosa hai paura?
Della solitudine.
A te, chi o cosa ti imbarazza di più?
Parlare in pubblico…
E cosa ti da più fastidio?
L’ignoranza mescolata con l’arroganza.
La situazione più rilassante?
Stare a casa, con la famiglia e la mia nipotina, o con gli amici.
Materia scolastica preferita?
La storia.
Città preferita?
Roma, Parigi e Barcellona.
Colore preferito?
Il viola…alla faccia dei superstiziosi!
Fiore preferito?
Il giacinto e l’ortensia.
Il tuo primo lavoro?
L’insegnante di pianoforte.
La tua giornata ideale?
Un gita in campagna, che amo molto.
Vacanza ideale?
Al mare, in Sardegna.
Un viaggio che invece vorresti fare ?
Tornare in Messico o in California
Il tuo rifugio?
Gli amici più cari.
Giorno o notte?
Direi il pomeriggio…è il momento della giornata in cui mi sento più rilassata.
Un film che hai amato?
“A beautiful mind” con il mio adorato Russell Crowe…
La stagione dell’anno?
Sicuramente l’estate.
Il posto dove si mangia peggio?
In Inghilterra, a Londra.
Il tuo rapporto con il cibo?
Molto alterno,lo amo, ma anche lo rifiuto, un comportamento sicuramente condizionato dall’ andamento del mio umore.
Piatto preferito?
Il purè di fave con le cime di rapa. Quando ho cantato a Martina Franca, credo di averlo mangiato tutti i giorni…
Che voto di dai in cucina?
Sarei una buona cuoca, ma essendo sempre in giro, non ho molte occasioni per applicarmi ai fornelli…
Il tuo piatto forte?…
Il risotto con le fragole.
E cosa ami in modo particolare?
Il cioccolato fondente.
Vino rosso o bianco?
Il vino bianco mi piacerebbe di più, ma bevo il rosso perché si dice essere più salutare.
Il cantante preferito?
Nella lirica Renata Scotto, per la sua straordinaria capacità di evoluzione stilistica oltre che per l’arte di fraseggiare, di colorire ogni parola.Ma adoro anche Mirella Freni per musicalità,omogeneità e longevità vocale, e Raina Kabaivanska,artista di grande temperamento. Al di fuori della lirica, Mariah Carey.
A chi non conoscesse la sua voce, cosa le faresti ascoltare?
“Ah non credea mirarti”, da “La Sonnambula” di Bellini.
Ci sono ruoli che hai cantato e che non canteresti più?
In tutta sincerità non credo di essermi mai spinta oltre certi limiti. Forse ci sono dei ruoli che non ho sentito molto miei ,come ad esempio la Glauce della “Medea” di Cherubini o la Lisa della “Sonnambula” di Bellini.
E adesso come segui l’evoluzione della tua voce e della tua carriera. A cosa punti?
La mia carriera ha proceduto per gradi. All’inizio, pur avendo facilità nella zona acuta della voce, ho cantato molte opere del Settecento, le varie servette della scuola napoletana che aiutano a crescere artisticamente, senza rischiare di sovraesporsi e di usurarsi prima del tempo. Poi, un po’ alla volta mi sono accostata al repertorio dell’ottocento e al belcanto.
Un eccesso di prudenza?
Credo piuttosto che dipenda dal rispetto per la voce .Ho sempre cercato di assecondarne il naturale sviluppo senza mai forzarla, anche se a volte il” mercato” spinge a precorrere i tempi. Ora, ad esempio, sento che la voce mi consente di affrontare un repertorio più lirico..
Se ti fosse data la possibilità di scegliere un ruolo, cosa sceglieresti…?
Adesso sceglierei i “Puritani” di Bellini e la Liu’ della “Turandot”.
E per il futuro?
Cantare “Anna Bolena” o la “Stuarda” di Donizetti.
Il primo disco acquistato?
In casa mia c’era una marea di dischi,mio padre ne acquistava moltissimi. Io invece, che studiavo per diplomarmi in pianoforte, ricordo che tra i miei primi acquisti ci sono stati i concerti per pianoforte di Mozart.
a tua colonna sonora?
Le canzoni di Loreena McKennitt, per me sono il sottofondo ideale.
Il tuo rapporto con la televisione?
Discontinuo: guardo quel po’ che mi interessa. Quando sono all’estero la lascio spesso accesa con il volume spento, una sorta di “compagna di stanza”..
Cosa non sopporti della tv?
I reality. Per fortuna se ne vedono di meno…anche se sono sempre troppi!
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Nulla di scaramantico. Cerco di immedesimarmi nel personaggio che sto per interpretare.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Una bottiglia d’acqua, sono decisamente spartana.
Il rapporto con te stessa, con il tuo corpo?
Io e il mio corpo siamo… ottimi compagni di viaggio.
Stato d’animo attuale?
Sereno…variabile.
Il tuo motto?
Tutto passa…
Cinzia Forte, napoletana di nascita e romana di adozione, inizia gli studi musicali all’età di 5 anni sotto la guida del padre. Prosegue gli studi al Conservatorio e si diploma in Pianoforte e Canto Lirico. Vince numerosi concorsi internazionali tra cui il “Giacomo Lauri Volpi” di Latina (Primo Premio) e l’ “A. Belli” di Spoleto.Dopo essersi messa in evidenza al Teatro la Fenice di Venezia con la sua interpretazione di Lucia di Lammermoor , ha inaugurato l’apertura della stagione successiva con la Gazza Ladra (Ninetta). Da allora viene invitata nei più prestigiosi Teatri e Istituzioni concertistiche internazionali tra cui, il Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Torino, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Comunale di Bologna, Rossini Opera Festival di Pesaro, The Royal Opera House – Covent Garden di Londra, Royal Concertgebouw e Nederlandse Opera di Amsterdam e molti altri
Soprano lirico di coloratura, è apprezzata interprete di ruoli del belcanto italiano. Il repertorio comprende opere di autori come Bellini, Donizetti, Rossini tra cui La Sonnambula, Lucia di Lammermoor, Don Pasquale, Elisir D’amore, La Fille du regiment, Le Comte Ory, Il Viaggio a Reims, La Gazzetta, il Turco in Italia, Tancredi e opere francesi quali Manon e Romeo et Juliette.Ha interpretato numerosi ruoli mozartiani tra cui, Susanna nelle Nozze di Figaro, Pamina ne Il Flauto Magico e Despina in Cosi fan tutte, Donna Anna nel Don Giovanni.La sua vocalità le ha permesso di interpretare con successo ruoli verdiani come Violetta ne La Traviata, Gilda ne Il Rigoletto, Nannetta nel Falstaff e Oscar in Un Ballo in Maschera.
Tra gli ultimi successi si segnalano La Traviata all’Opera di Liège, trasmessa in diretta nei cinema europei e in imminente uscita in DVD; Lucia Di lammermoor alla Nederlandse Opera di Amsterdam; Falstaff (Nannetta) a Cleveland e al Festival di Lucerna, La Fille du règiment (Marie) e La Sonnambula (Amina) all’Opera di Roma e al Teatro Comunale di Bologna, La Gazza Ladra a Tokyo con la Japan Opera Foudation, Orfeo all’Inferno (Euridice) al Teatro Lirico di Cagliari, Idomeneo (Ilia ) al Teatro Real di Madrid, Afrodite ne La Phaedra di Henze al Maggio Musicale Fiorentino, l’ Elisir d’Amore al Teatro Filarmonico di Verona, solo per citarne alcuni.
Collabora con direttori d’orchestra di fama internazionale tra cui Claudio Abbado, Bruno Campanella, Riccardo Chailly, Miun Wun Chung, Jesus Lopez Cobos, Daniele Gatti, Gianluigi Gelmetti, Renè Jacobs, Jeffrey Tate, Franz Welser-Möst e registi quali Graham Vick, Jonathan Miller, Luca Ronconi, Willy Decker, Pierluigi Pizzi, Franco Zeffirelli, Dario Fo, Roberto De Simone, Michael Hampe, Jerome Savary, Emilio Sagi, Mario Martone.
I suoi prossimi impegni la vedranno nei ruoli di Gilda nel Rigoletto e Susanna ne Le nozze di Figaro al Teatro Real di Madrid, Micaela nella Carmen all’ Arena di Verona, Donna Anna in Don Giovanni a Oviedo, La Contessa d’Almaviva ne Le nozze di Figaro all’Opéra de Toulon e all’Opera Royal di Liège, Norina nel Don Pasquale al Teatro Comunale di Firenze,Violetta ne La Traviata al Teatro La Fenice di Venezia.