“Senza trucco!”… Mariella Devia

Variazioni verbali sull’originale questionario di Marcel Proust. Si racconta il soprano Mariella Devia
Carattere in un aggettivo
Posso dare delle immagini del mio carattere:un orso chiuso nella sua tana…o un riccio che si richiude in se stesso.
Un suo difetto?
La mia introversione…ma ormai sono così e ormai non ci posso proprio fare nulla.
Qual è la qualità che l’attrae di più in un uomo?
L’onestà.
E in una donna?
La stessa cosa.
Il suo ideale di felicità?
La felicità è uno stato troppo astratto e passeggiero. Meglio cercare uno stato di serenità.
Segno zodiacale?
Ariete.
Superstiziosa ?
Assolutamente no.
Cosa voleva fare da grande?
La cantante.
Hai mai gridato vendetta?
D’istinto si, poi me ne faccio una ragione e non ne vale proprio la pena.
Il libro che l’ha segnata?
Ho una pessima memoria per i titoli.Leggo moltissimo:gialli, fantascienza. Recentemente ho cantato la “Maria Stuarda” di Donizetti e ho trovato avvincente e appassionante leggere la biografia della regina di Scozia scritta da Stefan Zweig.
Il giorno più felice della sua vita?
Sono pochi quelli che ti rimangono impressi e tra questi c’è sicuramente la nascita di mia figlia, quando mi è stata posta in grembo.
E quello più triste?
Quelli legati alla perdita delle persone care, nel mio caso dei miei genitori.
Cosa le manca di più nella sua vita di oggi?
Quando il lavoro mi porta lontana sento enormemente la mancanza della mia casa.
La delusione più grande?
Non mi ricordo. Ho la capacità di rimuovere.
Una sua follia?
Già il fatto di essere una cantante d’opera sia da folli,no?Alla Scala sto archiviando definitivamente la “Lucia” ma non mi fermo e sto preparando nuove sfide professionali.
E una sua mania?
Manie da “diva” direi proprio di no. Sono un’ambientalista convinta,un’ecologista:cibo biologico e mi impegno per fare tutto il possibile per salvare e sensibilizzare la il ripsetto per l’ambiente in cui viviamo.
Un suo sogno ricorrente?
Non li ricordo quasi mai. Ci sono quelli che ti fanno risvegliare all’improvviso, con la sensazione d’angoscia di un luogo stretto soffocante, o quelli belli dove provi quella bella sensazione di poter volare.
Di che cosa ha paura?
Per me nulla di particolare, le mie apprensioni sono sempre rivolte alla mia famiglia.
Quale potere le piacerebbe avere? Un ruolo politico?
È molto difficile dire un ruolo che vorrei avere. Sicuramente poter risolvere tante ingiustizie e sofferenze che ci circondano.
A lei, chi o cosa l’ imbarazza ?
Tutto perchè sono estremamente timida. Sembrerà un controsenso ma sto bene quando sono sul palcoscenico.Poi quando mi trovo ad affrontare le situazioni pubbliche mi imbarazzo da morire.
La situazione più rilassante?
Stare a casa mia.
Materia scolastica preferita?
Poche, di sicuro non la matematica…la detestavo!
Città preferita?
Vivo a Roma e la trovo straordinaria, ma la nostra provincia ha un grandissimo fascino, i possono scoprire dei dei luoghi magnifici.
Colore preferito?
Il rosso e il bianco.
Fiore preferito?
Le calle.
Vacanza ideale?
Al mare e in un’isola deserta ancora meglio.
Giorno o notte?
giorno.
Il film più amato?
Sono molti i film che amo: “The elephant man”, “La gatta sul tetto che scotta” a”Blade runner”…
La stagione dell’anno?
La primavera.
Colleziona o ha collezionato qualcosa?
Mai,nulla…Non sono normale?
Il suo rapporto con il cibo?
Amo la buona tavola, ma non sono una “mangiona”.
Ai fornelli come andiamo?
Non c’è male, me la cavo più che discretamente. Cucino bene il pesce.
Piatto preferito?
La polenta.
E quello detestato?
cetrioli.
Vino rosso o bianco?
rosso.
Cosa non manca mai nel suo frigo?
Yogurth, grana, marmellata e verdura.
Quanto sacrifica di se stessa per l’apparire,per il cosidetto look?
Sono la negazione stessa dell’ apparire.
Com’è il rapporto con i suoi capelli? Le piace curarli?
Non sono certo una che porta quelle acconciature “da soprano”. Ho un capello grosso quindi il taglio corto è il massimo della praticità.
Se dovesse cambiare qualcosa nel suo fisico cosa cambierebbe?
Forse avrei voluto essere un po’ più alta, giusto un po’ e con il naso più corto.
Il cantante preferito?
Alfredo Kraus.
Autore preferito in prosa?
Pirandello e il suo teatro.
Attore preferito?
Ero letteralmente “cotta” per Paul Newman, adesso vista l’età, mi riempio gli occhi con George Clooney. Su un’ altra tipologia maschile devo dire che il nostro “Montalbano”, alias Luca Zingaretti, è tutt’altro che da buttare.
Il passatempo preferito?
Leggere, andare al cinema, o molto più semplicemente starmene in giardino con i miei cani a strappare erbacce e curare le mie piante.
Il primo disco acquistato?
Sinceramente non mi ricordo. Da ragazzina cantavo sui dischi di “Madama Butterfly” e “Norma” ,opere che non ho mai cantato e mai lo farò.
Il suo rapporto con la televisione?
La lascio accesa, una sorta di sottofondo casalingo. Quando la degno di attenzione di solito cerco film o documentari.
C’è un orrore in tv?
Il trionfo del nulla e dell’incapacità, spacciate per virtù.
Se vincesse una somma enorme alla lotteria?
Quasi sicuramente smetterei di cantare, viaggerei per puro piacere e aiuterei le persone che hanno più bisogno di me.
Cosa fa un’ora prima di salire sul palco?
Mi trucco, faccio i vocalizzi e ho paura.
Cosa non manca mai nel suo camerino?
Acqua. Nessun altarino.
Quando le capita di dire bugie?
Quasi mai, potrei anzi dire mai. Può essere un mio difetto. Chi mi conosce sa che sono così. Ho imparato anche a stare zitta, a chiudermi in un diplomatico: “no comment”.
Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
I cosidetti peccati veniali.
Stato d’animo attuale?
sereno.
La cosa che detesta di piu’?
Visto che sono sincera, fare le interviste. Parlare di me mi pesa tremendamente.
Allora sono tra i pochi fortunati?
(risata)Mi sa proprio di si….

Il nome del soprano Mariella Devia è sicuramente uno dei più noti nel mondo del melodramma internazionale. Nata a Chiusavecchia (Imperia), si è diplomata in canto al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Ha iniziato una lunga ed intensa carriera che l’hanno vista ospite dei maggiori teatri italiani ed internazionali e collaborare con i più prestigiosi direttori dorchestra: da Riccardo Chailly a Zubin Mehta a Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch e molti altri.
Sarebbe altrettanto lungo l’elenco delle opere e autori affrontati da questa grandissima “belcantista”. Si spazia da Mozart (“Il ratto dal serraglio”,”Don Giovanni”, “Il flauto magico”, “Idomeneo”) al grande repertorio italiano, da Rossini (“Tancredi”, “Otello”, “Il Turco in Italia”, “Zelmira”), Bellini (“I Capuleti e Montecchi”, “La sonnambula”, “Beatrice di Tenda”, “I puritani”), Donizetti (“Lucia di Lammermoor”, “Parisina”, “Adelia”, “Lucrezia Borgia”…) e Verdi (“Rigoletto”, “La Traviata”, “Giovanna d’Arco”, “Falstaff”).
Tra le sue incisioni discografiche ricordiamo: “La Sonnambula” (Nuova Era), “I puritani” (Nuova Era), “Lodoiska” (Sony), “Lucia di Lammermoor” (Foné), “Linda di Chamounix” (Arts), “Elisabetta al castello di Kenilworth”, “Adelia” (Ricordi).