Variazioni verbali sull’originale questionario di Marcel Proust. Si racconta il mezzosoprano Luciana D’Intino.
Come definisci il tuo carattere ?
Complicato.
Un tuo difetto?
L’orgoglio.
Qual è la qualità che t’attrae di più in un uomo?
La coerenza.
E in una donna?
La sincerità.
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
A un amico, ma anche mio figlio. Ha 19 anni è grande e maturo.
Il tuo ideale di felicità?
Cerco di essere serena. La felicità è uno stato troppo astratto e impalpabile.
Segno zodiacale?
Leone.
Superstiziosa?
Per nulla.
Cosa volevi fare da grande?
L’insegnante.
Hai mai gridato vendetta?
No, mai.
Il libro che ti ha segnato?
L’ultimo che ho letto: “L’albergo delle donne tristi” della scrittrice cilena Marcela Serrano. Un grande romanzo dedicato alla parte più in ombra dell’animo femminile.
Il giorno più felice della tua vita?
La nascita di mio figlio.
E quello più triste?
La morte di mio padre.
Cosa ti manca di più nella tua vita di oggi?
Un amore importante.
La delusione più grande?
Grandi direi di no. Ci sono le amicizie che, a volte, possono deludere.
Una tua follia?
Non sono il tipo da “follie”.
E una tua mania?
Un eccesso di perfezionismo e aggiungerei anche la fissa per le pulizie.
Un tuo sogno ricorrente?
Volare.
Di che cosa hai paura?
Delle malattie.
A te, chi o cosa imbarazza?
Quegli atteggiamenti che sento falsi.
La situazione più rilassante?
Cenare con gli amici.
Materia scolastica preferita?
Le materie letterarie.
Città preferita?
Buenos Aires.
Colore preferito?
Il rosso.
Fiore preferito?
La gardenia.
Vacanza ideale?
In un rifugio in alta montagna.
Giorno o notte?
Amo l’alba, il sorgere di un nuovo giorno ha una forza rigenearitrice straordinaria.
Il film più amato?
Sono molti. Amo in particolare”Lezioni di tango” di Sally Potter e “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick.
La stagione dell’anno?
L’autunno.
Collezioni o ha collezionato qualcosa?
Ho iniziato recentemente a collezionare scatole antiche.
Parliamo di cibo. Il tuo peccato di gola?
La pizza.
Da 1 a 10 che voto ti dai in cucina?
8 e 1/2.
Piatto forte in cucina?
Gli gnocchi di patate,mi vengono piuttosto bene.
E quello detestato?
Non ho mai amato i cavoli e i porri.
Vino rosso o bianco?
Rosso.
Il paese dove ti capita di mangiare peggio?
In Inghilterra anche se qualcosa è migliorato.
Cosa non manca mai nel tuo frigo?
Mi piace tenere del vino bianco, del prosecco.
Quanto sacrifichi di te stessa per l’apparire
Per il cosidetto look?
Assolutamente nulla.
Se dovesse cambiare qualcosa nel suo fisico cosa cambierebbe?
Vorrei essere più magra.
Il passatempo preferito?
Ballare.
Il tuo rapporto con la televisione?
Inesistente.
Parliamo di musica. Ti ricordi il primo disco acquistato?
La Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” di Antonin Dvorak.
I mezzosoprani hanno generalmente dei ruoli diciamo “antipatici”, un po’ come i baritoni, a te, sinceramente, quale tra quelli che canti piace poco o per nulla?
Non ho personaggi che non mi piacciono, direi piuttosto che ci sono quelli che amo di più e in questo caso metto la Eboli del “Don Carlo”.
Capita di cantare anche cose che non piacciono ma per un cachet alto…
Sinceramente non l’ho mai fatto.
Il cantante preferito?
Ella Fitzgerald e Mina.
Autore preferito in prosa?
Il teatro di Feydeau.
Attore preferito?
Paul Newman e Marlon Brando.
Se vincesse una somma enorme alla lotteria?
Il denaro non mi manca, credo sia meglio aiutare chi è meno fortunato di me.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Solo una bottiglia d’acqua.
Quando ti capita di dire bugie?
Solo per non offendere.
Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
I peccati di gola.
Stato d’animo attuale?
Sereno,ma aggiungiungerei un’abbastanza
Friulana di nascita, il mezzosoprano Luciana D’Intino debutta nel ruolo di Azucena nel “Trovatore” dopo aver vinto il Concorso Internazionale «A. Belli» di Spoleto. Si impone, in seguito, al grande pubblico come finalista al Concorso Internazionale «Maria Callas-Voci nuove per la lirica», competizione indetta dalla Rai. Nonostante la giovane età, questa affermazione le permette di farsi conoscere come interprete di un vasto repertorio che spazia dal Settecento alla musica contemporanea. Ritenuta una delle migliori voci di mezzosoprano, Luciana D’Intino ha cantato sotto la guida di direttori d’orchestra quali, Semyon Bychkov, Myung-Whun Chung, Colin Davis, James Levine, Lorin Maazel, Zubin Mehta e Riccardo Muti. Ha cantato nei più prestigiosi teatri del mondo: in Italia al Teatro alla Scala, al Teatro La Fenice di Venezia, al Teatro Comunale di Firenze, al Teatro Comunale di Bologna, al Teatro dell’Opera di Roma, al Teatro Carlo Felice di Genova, al Teatro San Carlo di Napoli, al Rossini Opera Festival di Pesaro, o nei teatri di Vienna, New York, Monaco di Baviera, Parigi, Amsterdam, Buenos Aires, Santiago del Cile, Siviglia, Madrid, Dresda, Colonia, Francoforte, Marsiglia, Bilbao, Santander, Pechino e Las Palmas. Il vasto repertorio comprende titoli quali Samson et Dalila, Carmen, Il trovatore, Aida, Don Carlo, Norma, I Capuleti e i Montecchi, Guglielmo Tell, La gazza ladra, Aureliano in Palmira, Tancredi, Il barbiere di Siviglia, Adriana Lecouvreur, Così fan tutte, L’assedio di Calais, La favorita, Werther, Oedipus Rex, L’italiana in Algeri, nonché la Messa da Requiem di Verdi, lo Stabat Mater e la Petite Messe Solennelle di Rossini. Ha, al suo attivo, diverse incisioni discografiche e video, fra le quali segnaliamo Lo “frate ‘nnamorato” con Riccardo Muti e “L’occasione fa il ladro” con il Maestro Salvatore Accardo (Ricordi), “Don Carlo” con Riccardo Muti (Emi, cd e video), “Guglielmo Tell” (Philips, video e cd), “La gazza ladra” con il Maestro Gianluigi Gelmetti (Sony) “La Gioconda” (Emi), “Aida” (dvd, pioneer,Covent Garden) “Aureliano in Palmira” (Nuova Era).