Il soprano Norma Fantini è internazionalmente nota come una delle massime interpreti di Aida, La Forza del destino, Tosca, Manon Lescaut, opere che ha interpretato sui maggiori palcoscenici internazionali. Ha calcato i palcoscenici dei più importanti teatri del mondo e lavorato con direttori d’orchestra quali Daniel Barenboim, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Antonio Pappano e molti altri. Nel novembre 2005 viene insignita del prestigioso “XXXV Premio Puccini” assegnatole all’unanimità dalla Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago. Le ultime stagioni l’hanno vista protagonista alla Staatsoper di Berlino in Tosca, Aida, Don Giovanni, La forza del destino, Don Carlo, alla Bayerische Staatsoper in Manon Lescaut, Don Carlo e Aida, al Théâtre de la Monnaie di Bruxelles in Aida, all’Opernhaus di Zurigo in Otello e nella Bohème, al Metropolitan in Aida, alla Wiener Staatsoper in Un ballo in maschera. Ha inaugurato la stagione 2009/10 interpretando Tosca alla Semperoper di Dresda e a Las Palmas e Don Carlo a Budapest. Norma Fantini, dopo uno “sfortunato” Trovatore al Regio di Parma, una delle rare apparizioni in Italia della cantante, segnato da un male di stagione che l’ha costretta a cancellare tutte le recite, sarà a Tokyo per interpretare Andrea Chénier.
Qual è il tratto principale del tuo carattere?
Sono una persona molto diretta dico sempre quello che penso, nel bene e nel male… purtroppo…
E il tuo peggior difetto?
Amo comandare!… Ahiahiahi…
Segno zodiacale?
Gemelli ascendente Cancro.
Sei superstiziosa?
No, la superstizione è una cosa che generalmente si tramanda in famiglia. La mia no lo è mai stata. Ricordo che quando ero piccola ed ho versato una bottiglia d’olio, mio nonno disse:”Porta male perchè non ce l’ho più’ “. E ho chiuso lì il discorso.
Che rapporto hai con la spiritualità?
Credo che ci sarà un dopo, anzi ne sono convintissima!
Hai mai sofferto d’invidia?
Credo che la ricetta della felicità sia accontentarsi di quello che si ha e di quello che si è fatto e si fa. Io ci provo.
Cosa volevi fare da grande?
Avrei voluto dedicarmi alla musicoterapia: volevo fare un lavoro che fosse di utilità agli altri, poi ho capito che con la mia voce potevo comunque essere di aiuto alla gente, per far dimenticare, anche se per poche ore, i problemi della vita. In teatro, il pubblico entra in un’altra dimensione. Questo vale anche per me, che dimentico me stessa e vivo la vita dei miei personaggi.
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
La mia famiglia mi ha sempre dato la massima libertà di scelta. Mia mamma mi ha sempre detto: “Il lavoro è per la vita: cerca di farne uno che ami, così non ti peserà mai.”
Quali sono i tuoi ricordi più cari?
La nascita di mia sorella.
Qual è stato il tuo momento di maggior orgoglio?
Non so risponderti… Mi piacerebbe un podio con medaglia d’oro e inno nazionale… Purtroppo non faccio l’atleta.
Qual è la delusione più grande che hai mai avuto?
Essere stata pugnalata alle spalle da una persona che reputavo un’amica sincera.
Cosa manca nella tua vita oggi?
Mancano tante cose… La carriera ti impone delle scelte e ti devi adeguare obtorto collo…
Di che cosa hai paura?
Di ammalarmi quando lavoro. Di contagiare o essere contagiata dai colleghi e pregiudicare una recita. Quello che purtroppo è avvenuto a Parma, dove ho cantato la prima con la faringite e quindi non essendo al meglio della forma fisica e vocale.
Hai un sogno ricorrente?
Si. Di volare… Che libertà!!!! Forse quella libertà che non ho: la libertà di prendere freddo, di accendere l’aria condizionata, di fare sport senza pensare: “Sudo e mi viene il mal di gola”… Di vivere costantemente, per contingenze di lavoro, in un’ampolla di vetro.
Che importanza dai al denaro?
Senza denaro non avrei potuto studiare e pensare ad una carriera. Ringrazio la mia famiglia per avermi aiutato, facendo molti sacrifici, e adesso mi piace non farle mancare nulla. Non voglio apparire buonista, ma amo più dare che ricevere.
In cosa sei più spendacciona?
Dovrebbero farmi socia onoraria della compagnia telefonica. Devo chiamare casa almeno tre volte al giorno da ogni parte del mondo in cui mi trovo… Per fortuna adesso c’è Skype!
Collezioni qualche oggetto?
Elefantini… Mi piacciono da sempre, amo la loro memoria affettiva.
Una collezione iniziata come?
La collezione è nata per caso: dei carissimi amici me ne hanno regalato un’intera famigliola come portafortuna, anche per l’affinità col mio cognome… Ele-Fantini… e da qui l’idea di ampliare la raccolta. Quali sono le tue letture preferite?
Mi limito a letture leggere per conciliare il sonno. Amo «La Signora In Giallo»… «Harry Potter»…
Qual è il tuo profumo preferito?
Non amo i profumi in genere. Adoro la fragranza del pane appena sfornato….
Città preferita?
Berlino.
Colore preferito?
Il rosso e il nero.
Fiore preferito?
La rosa.
Il cantante o i cantanti preferiti?
Mina e Frank Sinatra.
Qual è stato primo disco che hai acquistato?
Non ricordo… Ricordo, però, il primo che mi è stato regalato: la «Norma» della Callas, quando avevo 5 anni… Premetto che in casa mia nessuno è mai stato patito di opera, quindi fu comprato perché c’era il mio nome in copertina.
Qual è il film che hai amato di più?
“Lo Specchio Della Vita” con Lana Turner e Sandra Dee, col canto della grande Mahalia Jackson.
Qual è la stagione dell’anno che preferisci e perché?
L’inverno. Mi piace l’atmosfera natalizia, stare in famiglia e cucinare per gli amici… E intanto fuori nevica…
Che rapporto hai con la tecnologia e qual è il gadget tecnologico di cui non potresti fare a meno?
Non sono una persona tecnologica… Amo scrivere e ricevere lettere cartacee. Il computer è comodissimo, ma rimane posta fredda e anonima. Vuoi mettere con una bella cartolina che usi come segnalibro e te la ritrovi dopo anni sfogliando un libro inaspettatamente?
Che rapporto hai con la televisione?
Buono. Amo i film in genere. Non sopporto le serie televisive perché col mio lavoro mi perdo metà delle puntate… Devo sempre partire sul più bello… Così a mia sorella tocca fare il sunto delle puntate perse…
Che rapporto hai con la politica?
Naturalmente ho le mie idee politiche, ma sono dell’avviso che nel nostro lavoro, e nell’arte in genere, la politica debba stare lontana.
Hai delle cause che ti stanno particolarmente a cuore?
Gli anziani… Avevo adottato una nonna a distanza e purtroppo è mancata poco tempo fa. Si chiamava Zaira. era entrata talmente nella parte di nonna che mi faceva delle lavate di testa… che lavoravo troppo e che dovevo pensare anche a divertirmi e godermi la vita… “Putea”, mi diceva, “la vita è una sola, sai?”… Una piccola grande donna…
Giorno o notte?
Tramonto.
Qual è la situazione che consideri più rilassante?
Una passeggiata sulla battigia al calar del sole.
Qual è il tuo ideale di giornata?
Te lo saprò dire quando andrò in pensione.
Qual è il tuo rifugio da tutto e tutti?
La mia casa a Berlino.
Qual’ è la musica che di solito fa da sottofondo alle tue giornate?
Non amo la musica di sottofondo. Amo mettermi comoda e ascoltarla, altrimenti riesce ad infastidirmi.
Trovi però il tempo per ascoltare la musica?
Il tempo per ascoltare la musica è sempre poco. Adesso grazie a YouTube è più facile. Come già ti ho detto, sono una fan di Mina e appassionata delle vecchie canzoni swing: il Trio Lescano era formidabile!!!! Al cd preferisco il dvd: l’opera lirica mi piace seguirla nel suo complesso.
Cosa ti manca di più quando sei lontano/a da casa?
I miei… Si è capito che sono una mammona???
Qual è la vacanza o il viaggio che vorresti fare e che non hai ancora fatto?
Il mio sogno nel cassetto era vedere le cascate del Niagara… E le ho viste!
Chi o cosa ti imbarazza?
Trovarmi alla cassa di un supermercato col carrello pieno ed aver scordato il portafogli a casa…
Com’è il tuo rapporto con il cibo?
Ottimo!!! Sono molto curiosa e assaggio tutto…
Dieta mediterranea, dieta macrobiotica o fast food?
Dipende dai momenti.
Qual è il tuo piatto preferito?
Gli gnocchi al sugo di Nonna Teresa. Ne approfitto per darvi la ricetta, che è semplicissima!!!! Rosolate una cipolla con un po’ d’olio insieme a un bel rametto di rosmarino. Aggiungete 4 cucchiai di conserva di pomodoro e cuocete per pochi minuti. Aggiungete un pò di panna da cucina e spegnete il fuoco. Il sugo assumerà un colore arancio delicato. Nel frattempo cuocete gli gnocchi e dopo versate il sughetto e cospargete il piatto di parmigiano a volontà… Mia nonna era una bravissima cuoca e mi ha trasmesso l’amore per i sapori… Che malinconia: Nonna Teresa mi manchi!!!!!
Vino rosso o bianco?
Da buona piemontese dovrei dirti rosso… Ma sono astemia.
Il posto dove si mangia peggio?
A casa di una prozia… Che purtroppo non c’è più. Mi faceva tanta tenerezza, era ammirevole l’impegno, ma i risultati ve li lascio immaginare…
La musica è stata una vocazione?
A 6 anni ho partecipato ad un concorso con il Mago Zurlì: si chiamava «Pierino 71», indetto per le scuole elementari d’Italia. Sceglievano il meglio nelle varie classi e su 800 partecipanti mi sono ritrovata tra le 12 finaliste. Era destino… Mah… Forse si? Il mio nome? E’ stato scelto da mio padre non perché fosse un appassionato d’opera, ma perché era corto… Mia sorella si chiama Sara… La brevità, gran pregio…
A chi non conoscesse la tua voce, cosa faresti ascoltare?
Nulla! Direi: venite a sentirmi in teatro.
Come segui l’evoluzione della tua voce?
Ho sempre studiato molto e continuo a crederci…
Se ti fosse data l’opportunità di scegliere un ruolo, cosa canteresti?
Un ruolo divertente… Visto che mi tocca sempre morire di morti violente! Ahahahaha
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
Generalmente ,sto ultimando il trucco e ripasso mentalmente la regia. Ho sempre amato moltissimo questo aspetto del mio lavoro.
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Sali minerali… Sudo come un cavallo!
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
Che ho ereditato il naso da papà!!!!
Stato d’animo attuale?
Generalmente, sempre positivo…. Meno oggi, che non sto bene con la gola e devo rinunciare alla recita di «Trovatore» questa sera.
Il tuo motto?
Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.
Foto cortesia Opernhaus Zurigo