Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791):Violin Sonatas, K. 301-6; K. 296; K. 376-80; K. 454, 481, 526, 547. Tomás Cotik (violino); Tao Lin (pianoforte). Registrazione: Fort Lauderdale, Florida All Saints Episcopale Church, 2014-2016. 4 CD Centaur CRC 3619-22 / 2017
Il violino fu uno strumento particolarmente amato da Mozart che, secondo quanto ricordato da alcuni biografi, sapeva suonarlo già, all’età di quattro o cinque anni. Secondo un aneddoto, sulla cui attendibilità sussiste qualche dubbio, durante una delle tante serate, in cui il padre Leopold si dilettava a suonare a casa sua insieme con il suo amico Andreas Schachtner, brillante trombettista della corte di Salisburgo, sembra che il piccolo Mozart abbia chiesto loro di accompagnarli al violino ricevendo un netto quanto brusco rifiuto; essendosi allontanato in lacrime, Wolfgang fu richiamato dal padre a patto che non disturbasse. Effettivamente non disturbò affatto, ma suonò così perfettamente la sua parte da suscitare la meraviglia di Schachtner, che esclamò: qui non c’è più bisogno di me, e la commozione di Leopold che non riuscì a trattenere le lacrime di fronte alla geniale precocità del giovanissimo figlio, le cui doti musicali si rivelavano così promettenti. L’aneddoto, sebbene la sua autenticità sia stata messa in dubbio, adombra un fondo di verità, in quanto sta a dimostrare che Mozart amò effettivamente il violino di cui aveva una conoscenza perfetta; del resto già all’età di 7 e in particolar modo tra il 1763 e il 1766 compose una serie di ben 16 sonate nelle quali, però, la parte pianistica appare preponderante. Ben più mature sono, invece, le 16 sonate composte tra il 1778 e il 1788 e incise da Cotik.
In duo con Tao Lin, Cotik mostra la sua versatilità passando a un repertorio completamente diiverso rispetto a quello di Piazzolla e fornendo una lettura filologicamente corretta delle sonate mozartiane che si configurano come dei veri e propri duetti per pianoforte e violino; i due strumentisti hanno perfettamente interpretato questo aspetto della scrittura di Mozart dal momento che sembrano due amici che dialogano senza mai sovrapporsi lasciando all’altro sempre lo spazio che è dato ad esso dal compositore. Ciò appare evidente, per esempio, nel primo movimento della K. 376 dove al violino sono affidati dei suoni lunghi che non disturbano e anzi sostengono il pianoforte. I due strumentisti mostrano, infine, anche un certo affiatamento in passi di carattere omoritmico come la sesta variazione (Siciliana) della K. 377. Anche nell’interpretazione delle sonate di Mozart si evidenziano l’ottima cavata e la perfetta tecnica di Cotik negli staccati particolarmente brillanti.
Astor Piazzolla (1921 -1992): “Escualo”, “Vardarito”, “Milonga del ángel”, “Le cuatro estaciones porteñas”, “Adiós Nonino”. “Introdución al ángel”, “Jeanne y Paul”, “Balada para un loco”, “Revirado”, “Francanapa”. Tomás Cotik (Violino), Tao Lin (Pianoforte), Jeffrey Kipperman (Contrabbasso), Alex Wadner e Bradley Loudis (percussioni) e Alfredo Lerida (voce recitante). Registrazione: Coral Glabes, USA, Gusman Concert Hall, dicembre 2014. T.Time:64’o1 1 CD Naxos 8.573789 -2017
A 25 anni dalla morte di Astor Piazzolla, avvenuta il 4 luglio del 1992 a Buenos Aires, il violinista argentino Tomás Cotik insieme ad un ensemble formato da Tao Lin (Pianoforte), Jeffrey Kipperman (Contrabbasso), Alex Wadner e Bradley Loudis (percussioni) e Alfredo Lerida (voce recitante che introduce Balada para un loco) ha pubblicato questo cd, prodotto dall’etichetta Naxos nel 2017, che è un vero e proprio omaggio al compositore argentino. In esso, infatti, si possono ascoltare alcuni dei tanghi più belli di Piazzolla che qui appaiono rivestiti di un nuovo sound grazie agli adattamenti dello stesso Cotik e agli arrangiamenti di Osvaldo Calo per un gruppo di massimo tre strumenti alla volta. Dotato di una ottima tecnica e di una cavata particolarmente espressiva, Cotik sa essere ora malinconico ora sensuale duettando con il pianoforte di Tao Lim che, più che accompagnare, assume la funzione di uno strumento di pari valore e di pari livello come in Revirado, tango aperto proprio dal pianoforte. Tra la pagine più belle e intense di questo cd si segnalano Vardarito, che vive tutto del contrasto tra la malinconia di alcune sezioni e il carattere ritmico, quasi percussivo, di altre; Adiós Nonino che, dedicato al padre Vicente Nonino Piazzolla, in occasione della sua morte, essendo un vero e proprio omaggio espresso in stile rapsodico, permette a Cotik di mettere in mostra la sua espressiva cavata, ma anche le sue doti tecniche, e, infine, le magiche Cuatro estaciones porteñas.